Ingegneria, Rina punta a crescere negli Usa con l'acquisto di Patrick engineering

Il gruppo Rina, spin off dello storico Registro italiano navale, conferma la volontà di crescere nell'ingegneria con l'acquisto negli Usa di Patrick engineering, società che spazia dalla consulenza nei trasporti alle energie rinnovabili e che nel 2021 ha fatturato 60 milioni di dollari con 340 dipendenti.

Questa operazione punta a cogliere le importanti opportunità del mercato statunitense, dove è stato annunciato un piano di maxi investimenti da 1.700 miliardi di dollari, oltre a rafforzare l'impegno del gruppo italiano nell'ingegneria, settore in cui opera dal 2011 grazie all'acquisizione della genovese D'Appolonia (oggi Rina Consulting) e che già aveva ricevuto un forte impulso nel 2016 con l'integrazione della britannica Edif. Nel 2021 Rina Consulting ha fatturato 129 milioni nell'ambito di un gruppo che preconsuntiva 689 milioni nel 2022 con 5 mila lavoratori a tempo indeterminato.

Se già le operazioni «m&a» non sono all'ordine del giorno nell'ingegneria italiana, le acquisizioni all'estero sono una vera e propria rarità. Non è un caso che i pochi precedenti riguardino società che hanno azionisti finanziariamente solidi. Se Rina sta sostituendo il fondo Naus (entrato nel capitale nel 2014) con un altro anche più importante a cui cedere fino a un terzo del capitale, Italconsult nel 2018, quando acquistò la società statunitense Boswell Engineering poteva contare sulla partecipazione di Intesa Sanpaolo, mentre Dba Group che rispettivamente nel 2015, 2017 e 2019 acquisì le slovene Actual IT, Itelis e Unistar è l'unica quotata (dal 2017) in Borsa. Quanto a Net Engineering (partecipata dalle Generali) aveva acquistato in sequenza le società tedesche Spiekermann e Seicom ma le ha rivendute (nell'ottobre 2020 e nel gennaio 2022) per concentrarsi sul mercato italiano.