Appalti

Investimenti, la fase due riparte dai cantieri: con commissari e deroghe

Nel prossimo decreto legge (tra fine marzo e aprile): accelerazione per le risorse destinate alle Fs e per i progetti Anas

di Giorgio Santilli

Saranno le infrastrutture il primo e più robusto capitolo del nuovo decreto legge che il governo dovrebbe varare fra fine marzo e inizio aprile per rilanciare l'economia. Creata la diga antivirus con aiuti per 25 miliardi con il decreto appena approvato , il «decreto Marzo», l'obiettivo successivo del governo sarà dare una spinta all'economia per farla ripartire con il decreto «Aprile». Per sapere quante risorse saranno disponibili bisogna attendere le decisioni europee, considerando che il governo ha già esaurito il deficit accettato finora da Bruxelles. Un pacchetto di norme è comunque già pronto, altre si aggiungeranno fra la fine di questa settimana e la prossima con ulteriori proposte dei ministeri. La priorità assoluta è il rilancio degli investimenti infrastrutturali, come ha già detto il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa di lunedì. Il ministero delle Infrastrutture, mentre lavora ancora alle linee guida per affrontare l'emergenza nei cantieri, ha già predisposto un primo pacchetto di norme.

Da una parte prevedono la creazione di una decina di commissari per accelerare 27 opere in deroga alle leggi ordinarie, dall'altra puntano ad accelerare l'approvazione del contratto di programma di Rete ferroviaria italiana, per accelerare la messa a disposizione delle risorse per gli investimenti del gruppo Fs. Norme di accelerazione dell'iter progettuale anche per Anas. Tra le 27 opere la SS106 Jonica, la Roma-Latina, la Orte-Civitavecchia, la ferrovia Venezia-Trieste, Genova-Ventimiglia, Pescara-Bari, Roma-Pescara, Ferrandina-Matera. Spesso vecchi progetti da far ripartire. Più 10-11 dighe e opere idriche. Si ragiona anche su alcune modifiche al codice degli appalti che avrebbero l'effetto di bloccare, almeno per il momento, il regolamento unico attuativo del codice, un mostro uscito dalle commissioni ministeriali con 331 articoli. Meglio evitare che un provvedimento di questa portata, annunciato per semplificare la disciplina degli appalti, prosegua nel suo cammino, creando ulteriori polemiche di cui nessuno al momento ha bisogno. Se queste sono le norme di partenza, non è detto che si arrivi al traguardo con questa impostazione. Molte nubi incombono sul tema della deroga al codice degli appalti e dei commissari.

Le stesse imprese dell'Ance sono contrarie a una generalizzazione, mentre agli italiani è evidente che l'unico modello di commissario che ha funzionato è quello della ricostruzione del ponte di Genova (si veda sotto l'intervista al commissario Bucci). I commissari previsti nelle norme scritte sono gli stessi contenuti nell'articolo 4 dello sblocca cantieri, quello di Lega e M5s. L'unica novità è che si fissano per legge le opere prioritarie da commissariare. I poteri dei commissari restano gli stessi e non sono certo quelli di deroga generale al codice degli appalti previsti per Genova. Non è attivabile in particolare l'articolo 32 della direttiva Ue in materia di appalti mentre i termini di approvazione dei progetti (che sostituisce qualunque altra autorizzazione salvo quelle ambientali e paesaggistiche) possono essere interrotte da richieste di chiarimenti.

Il decreto legge Covid-Ter del 17 marzo (pubblicato in Gazzetta)

Il deceto legge Covid-Ter n.18 del 17 marzo 2020 pubblicato in Gazzetta

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