Imprese

Italcementi (gruppo HeidelbergCement) trasferisce in Germania parte della ricerca

I sindacati protestano. A Bergamo l'attività sui prodotti green

di Cristina casadei

Da Bergamo ad Heidelberg, solo andata. È il viaggio che si prospetta per i ricercatori che HeidelbergCement richiamerà in Germania dal centro di ricerca di Italcementi a Bergamo, dove ci sono circa una trentina di persone. Dopo l'acquisizione del 2016, già facevano capo alla multinazionale, pur continuando ad operare in Italia. Dal quartier generale di Bergamo spiegano che «HeidelbergCement ha deciso di centralizzare la maggior parte delle attività di ricerca nella sede centrale di Heidelberg, in Germania. La riorganizzazione delle attività di innovazione e ricerca di prodotto sarà concentrata a livello globale per meglio valorizzare le importanti competenze maturate a Bergamo, mettendole a disposizione di tutti gli oltre 50 paesi che fanno parte del gruppo». Proprio per questo si aprirà anche «per diversi ricercatori italiani l'opportunità di fare parte di questo progetto».

Quella che per una multinazionale può apparire come normale amministrazione, non lo è per i sindacati che dopo una lunga fase di distensione nelle relazioni seguita al piano sociale, tornano ad annunciare mobilitazioni e proteste. La vicenda assume rilevanza nazionale e insieme al coordinamento Rsu di Italcementi, si fanno sentire anche Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil che esprimono la loro contrarietà allo spostamento del centro mondiale di ricerca e innovazione di prodotto, dall'i.lab di Bergamo all'estero, e per questo scrivono alle istituzioni e chiedono all'azienda di ripensarci. Qual è la preoccupazione? Così, scrivono i sindacati «si rischia di impoverire ulteriormente la realtà produttiva italiana dell'azienda, mettendo in discussione quanto stabilito nel 2016». I sindacati sostengono che «nell'accordo, sottoscritto con i ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico, a seguito della vendita dell'azienda al gruppo tedesco Heidelberg da parte della famiglia Pesenti, fu infatti decisa, su nostra richiesta, la permanenza del centro in Italia per preservare quella parte di patrimonio professionale che ora rischia ulteriormente di impoverirsi.

Il mantenimento della conoscenza, dei brevetti e il loro sviluppo non può essere solo un problema sindacale ma è un problema sociale, politico e istituzionale di un paese che continua a perdere pezzi importanti della sua economia». Proprio per questo i rappresentanti dei lavoratori hanno già richiesto un incontro al Mise e al Ministero del Lavoro e dicono no a ricollocazioni dei ricercatori finché il confronto sindacale non sarà terminato. L'azienda però spiega che l'iniziativa fa parte della strategia di HeidelbergCement per ottimizzare ulteriormente efficacia, processi e strutture delle proprie attività. Il nuovo corso dell'innovazione della multinazionale sarà fatto di sinergie tra ricerca globale e locale. A Bergamo le attività saranno integrate nella struttura di Italcementi, in particolare quelle che riguardano lo sviluppo di materiali orientati all'economia circolare e alle performance ambientali su cui sta puntando l'azienda. Questo vuol dire che le attività di ricerca e sviluppo a Bergamo non si fermano, ma sarà valorizzata la ricerca su prodotti e soluzioni "green". In ogni caso il processo di rilocalizzazione ad Heidelberg della ricerca sarà definito nel 2021 e saranno proposte ai lavoratori coinvolti le possibili soluzioni per minimizzare l'impatto negativo, anche tramite offerte di ricollocazione interna o esterna.

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