Imprese

Italcementi-Heidelberg, sindacati contro il trasloco all'estero dell'Ilab di Bergamo

Lettera aperta all'ad del gruppo tedesco firmata dai sindacati Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil

di El&E

No allo spostamento del Centro di Ricerca Ilab di Bergamo dall'Italia all'estero. Questo il messaggio dei lavoratori e dei delegati sindacali del gruppo Italcementi e delle segreterie nazionali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil a Dominik Von Acthen, amministratore delegato del gruppo Heidelberg, che controlla Italcementi. «Per il valore di pensiero e competenze da esso rappresentato, lo spostamento fuori dal Paese del Centro Mondiale di Ricerca e innovazione, non è solo un problema sindacale, ma è politico, sociale e istituzionale», si legge in una lettera aperta, inviata anche al premier Giuseppe Conte e al ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli per sollecitare un loro intervento nella vertenza. «L'Italia perderebbe le conoscenze necessarie per affrontare le enormi sfide che ci attendono su temi chiave per il programma di sostenibilità dell'UEcon il Piano d'investimenti per il Green Deal: sul controllo delle emissioni, sull'economica circolare, sulla neutralità energetica e sull'anti sismicità degli edifici.

Proprio nel momento in cui, attraverso gli investimenti previsti dal Next generation Eu, il Paese si appresta ad un globale ripensamento del proprio rapporto con l'ambiente», si legge. Le organizzazioni sindacali ritengono fondamentale che le istituzioni prendano posizione a difesa di un patrimonio di conoscenza e di competenza strategico per il futuro della filiera delle costruzioni. Il Coordinamento delle Rsu, convocato per oggi pomeriggio, deciderà le iniziative più opportune da assumere per dare una risposta al gruppo Heidelberg. «Non è sufficiente sostenere che la ricerca sulla divisione dei prodotti green, attualmente in essere,rimane in Italia. Vogliamo ricordare che quella ricerca è finanziata con le risorse messe a disposizione della Regione Lombardia», si legge.

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