Urbanistica

L'Autostrada Roma-Latina ci riprova: maxi-appalto di Autostrade del Lazio Spa

Taglio di costi (558 mln) e di consumo di suolo. Astral farà la Cisterna-Valmontone con poteri commissariali

di Massimo Frontera

Dopo l'accordo politico e tecnico che archivia per sempre la sfortunata gara in Pf bandita nel 2011 e interrotta a causa del contenzioso tra i due contendenti (il raggruppamento guidato dall'allora Salini-Impregilo e quello del Consorzio Sis), l'autostrada Roma-Latina si prepara alla ripartenza, con un tracciato quasi uguale al progetto della precedente gara, ma con alcune riduzioni sul tracciato - emerse dalla project review condotta d'intesa con il Mit - che hanno prodotto un taglio significativo di costi, oltre a una minore impronta sul territorio. Il nuovo accordo archivia 19 anni di discussioni sull'opera; e mette la pietra tombale sul contenzioso che si è trascinato a partire dalla gara lanciata esattamente nove anni fa, nel dicembre 2011. Il nuovo scenario mantiene il tracciato del precedente progetto. «Questo - spiega l'assessore regionale alla Mobilità e lavori pubblici Mauro Alessandri - consente di non dover chiedere ulteriori permessi, né di fare ulteriori espropri, anzi, semmai se ne faranno di meno visto che la revisione del progetto ha portato a una notevole riduzione i consumo di suolo, oltre a una riduzione dei costi di circa il 17%».

Lopera è stata "scomposta" in tre diversi interventi per tre distinti soggetti attuatori, con relative distinte procedure. L'autostrada Roma-Latina - secondo gli accordi tra Mit, Regione Lazio e Anas - sarà attuata da Autostrade del Lazio Spa (50% Regione Lazio e 50% Anas) con una gara. La società curerà la progettazione definitiva. Non è ancora chiaro cosa succederà dopo: se si andrà avanti con la progettazione esecutiva per poi andare in gara. «il 2021 sarà l'anno della progettazione esecutiva - sostiene Alessandri - e nel primo semestre del 2022 ci sarà la gara». Non è però escluso - anzi è abbastanza probabile - che si decida diversamente per un appalto integrato sul progetto definitivo. Confermato, anche in questa nuova gara, il coinvolgimento finanziario dei privati, visto che il progetto al momento può contare solo su 468 milioni sui 2,049 miliardi necessari (cifra emersa dal nuovo calcolo redatto in base al Project review, rispetto ai 2,7 miliardi del progetto precedente). In tutto vengono tagliati 491,04 milioni per sei interventi di viabilità minore, «ma la riduzione complessiva dei costi è di 558 milioni», precisa Alessandri.

Le novità del tracciato
La bretella Cisterna-Valmontone - opera strettamente funzionale alla Roma-Latina ma già in precedenza stralciata dalla precedente maxi-gara del 2011 - sarà attuata da Astral (100% Regione Lazio). Diversamente dalla Roma-Latina, l'opera sarà realizzata totalmente con fondi pubblici. Per la realizzazione, ad Astral saranno conferiti i poteri commissariali previsti dal Dl Sblocca cantieri. Quasi certamente si utilizzerà lo strumento dell'appalto integrato su progetto definitivo. La strada veloce avrà due corsie per senso di marcia e non sarà a pedaggio. Rispetto al progetto originario, dalla Cisterna-Valmontone vengono stralciate la strada regionale Arianna e la tangenziale di Labico. La project review ha prodotto una ulteriore novità: l'esclusione della tangenziale di Latina, opera di quasi 90 milioni. Tuttavia questo by-pass si farà. «Anche se viene scorporata dal quadro economico dell'opera, la Tangenziale di Latina non scompare dalla Roma-Latina - ci tiene a sottolineare Alessandri - ma viene presa in carico dall'Anas che la realizzerà in qualità di soggetto attuatore». L'Anas manderà dunque in gara quest'opera dal costo di quasi 90 milioni.

La project review
Il principale contributo alla riduzione dei costi si deve al taglio del tratto di 5,4 km per l'innesto della nuova strada veloce direttamente sulla A12 (da Tor De Cenci), che permette di risparmiare ben 335,34 milioni di euro. La conseguenza di questa scelta è che l'innesto dell'arteria non sarà più sulla Tirrenica ma direttamente sul raccordo anulare, non lontano dall'attuale innesto della Pontina sul Gra. Un'altra novità è il restringimento da tra a due corsie nel tratto urbano di Pomezia (tra le uscite Pomezia nord e Pomezia sud). Tra le principali altre modifiche c'è il taglio dell'intervento di Via di Foce Verde (oltre 28,6 milioni) e la Tangenziale di Labico (20,1 milioni), più altra viabilità minore. «Un ulteriore risparmio di costi e di consumo di suolo - spiega l'assessore Alessandri - deriva dall'eliminazione dei caselli autostradali e relativi piazzali, perché la rilevazione dei veicoli e il pagamento del pedaggio avverranno esclusivamente con sistemi telematici secondo il modello di autostrada "free flow"». In valore assoluto la diminuzione di consumo di suolo sarà di 28mila metri quadrati (28 ettari).

La project review dell'opera prospetta scenari economico-finanziari molto variabili in funzione della quota di contributo pubblico - tra il 26% (contributo di 468,1 milioni) e il 47% (768,1 milioni) - e di livello di traffico (tra i diversi tipi di veicoli) a seconda del pedaggio. Il tempo ipotizzato per la realizzazione, stimato dalla project review e confermato dall'Anas, è stimato in 6 anni. La durata della concessione è indicata in 50 anni e l'incremento tariffario annuo oscilla tra il 4,4% e il 2,8% (inversamente proporzionale all'aumentare del contributo pubblico). Lo studio conclude per uno scenario in cui il contributo pubblico è del 40%, pari a 568 milioni di euro (cioè 100 milioni in più dell'attuale disponibilità per l'opera), l'incremento tariffario è tra l'1,0% e il 2,01% e il ritorno sull'equity tra il 3,0% il 3,57 per cento. E ora? Il prossimo passaggio è il Cipe, per sancire le decisioni tecniche a valle della project review.

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