La programmazione del personale tra Dup e Piao
Il 30 aprile 2023 è il termine ultimo per approvare sia il bilancio di previsione che il rendiconto di gestione degli enti locali. Come a tutti gli operatori del settore oramai ben noto, gli enti locali ispirano la propria gestione al principio della programmazione e l'organo esecutivo all'uopo dovrebbe presentare al Consiglio per l'approvazione entro il 31 Luglio, dell'anno precedente, il Dup (Documento Unico di Programmazione) ed entro il 15 novembre la sua nota di aggiornamento insieme allo schema di delibera del bilancio di previsione finanziario triennale risultante essere di cassa e competenza relativamente al primo anno e solo di competenza per gli altri due.
In attesa di cimentarsi con gli imminenti rendiconti molti revisori dovranno cimentarsi anche sui preventivi. In particolare dovranno esaminare il Dup con tutti i suoi allegati o atti propedeutici, dare parere sul bilancio di previsione, controllare che il Peg sia predisposto, approvato dalla Giunta e consegnato ai dirigenti o responsabili entro 20 giorni per dare esecuzione agli obbiettivi programmati; a ciò si aggiunge il Piao, sempre approvato dalla Giunta Comunale (Piano integrato delle attività e dell'organizzazione), introdotto dall'art. 6 del decreto legge 9 giugno 2021 n. 80 (convertito in legge 6 agosto 2021 n. 113) nel quale sono confluiti il Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza, il Piano per la performance, il Piano per il lavoro agile, il Piano dei fabbisogni del personale e il Piano della formazione. Quest'ultimo deve essere approvato dalla giunta entro 30 giorni dal bilancio (termine 30 maggio) ed il revisore deve dare un parere esclusivamente sulla sotto-sezione riguardante la programmazione triennale del fabbisogno del personale.
Adempimento quello del Piao che rispetto al suo intento di semplificazione della programmazione ha creato non pochi problemi considerando la sua obbligatoria approvazione entro 30 giorni da quella del bilancio, con uno sfasamento temporale tra la programmazione del fabbisogno del personale incidente sul bilancio per l'aspetto quantitativo e sul Piao per quello qualitativo. Così come risulta distorta la programmazione nella parte che assegna al Piao il piano della performance che era associato al Peg.
Si è quindi creato una discrasia e criticità tra il Dup, bilancio di previsione, Peg e Piao di non poco conto, tra gli strumenti di programmazione e i loro contenuti che assumevano un ruolo strategico così come venivano concepiti prima della introduzione del Piao.
Con l'approvazione del bilancio di previsione 2023-2025 avremo un problema tra il Dup che anticipava e riassumeva in sé tutta la programmazione necessaria per predisporre, elaborare e licenziare il Bilancio e gli strumenti che sono stati trasfusi nel Piao.
Inevitabilmente, la collocazione di strumenti di programmazione quali il Piano della Performance e piano triennale del Fabbisogno del Personale nel Piao che è atto successivo avrà come effetto quello di creare un evidente problema di veridicità, attendibilità e significatività al Bilancio.
La questione del "fabbisogno del personale" (è stata subito affrontata nello schema di parere al bilancio di previsione 2023-2025 (Cndcec-Ancrel) precisando che: «se il documento è approvato con il PIAO e successivamente al bilancio di previsione 2023/2025, l'Organo di Revisione deve comunque verificare la coerenza delle previsioni del bilancio 2023/2025 con il DUP 2023-2025, che deve comunque contenere la programmazione del fabbisogno del personale 2023-2025 e dovrà rilasciare, eventualmente, il parere sul PIAO limitatamente alla parte dedicata alla programmazione del fabbisogno del personale».
Arconet è stato ancora più preciso e preannunciando una modifica al principio 4/1 per renderlo coerente alla disciplina del Piao, con la Faq 51/2023 del 16/02/2023, ha precisato che: «in occasione dell'approvazione del bilancio di previsione, gli enti locali non possono determinare gli stanziamenti riguardanti la spesa di personale sulla base del Piano dei fabbisogni di personale previsto nell'ultimo Piao approvato, riguardante il precedente ciclo di programmazione, ma devono tenere conto degli indirizzi strategici e delle indicazioni riguardanti la spesa di personale previsti nel DUP e nella eventuale nota di aggiornamento al DUP relativi al medesimo triennio cui il bilancio si riferisce».
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