Fisco e contabilità

La riforma Irpef spinge i bilanci locali al 31 marzo

La proroga dovrebbe arrivare oggi dalla seduta straordinaria della conferenza Stato-Città,

di Gianni Trovati

Punta al 31 marzo lo slittamento dei termini per i bilanci di previsione e le delibere tributarie degli enti locali. La proroga dovrebbe arrivare oggi dalla seduta straordinaria della conferenza Stato-Città, chiamata anche a chiudere i conti per il fondo di solidarietà comunale dell’anno prossimo e a distribuire i rimborsi per la perdita di gettito 2021 dell’addizionale Irpef.

Proprio l’Irpef sposta in avanti i confini della proroga, che nelle scorse settimane era stata ipotizzata al 28 febbraio. Perché l’esigenza di adeguare l’architettura delle addizionali al nuovo impianto a quattro aliquote definito dall’emendamento governativo alla legge di bilancio, approvato ieri in commissione al Senato, ha spinto il governo a concedere per legge a Regioni e Comuni tre mesi aggiuntivi. In questo quadro, rinviare i preventivi al 28 febbraio non sarebbe troppo razionale. Mentre il calendario potenziale è arricchito anche dalla richiesta dei sindaci di spostare al 30 aprile i termini per le decisioni sulla Tari.

La proroga dovrebbe poi arrivare con il tradizionale strumento del decreto ministeriale, evitando di essere fissata in norma primaria nel Milleproroghe (arriva domani in consiglio dei ministri) come inizialmente dal ministero dell’Interno. Le discussioni sono però ancora aperte perché il rinvio dei bilanci non è esattamente un toccasana per la ripresa degli investimenti locali, cruciale soprattutto in epoca Pnrr. Anche per questo il Mef ha ancora una volta accelerato portando oggi in Stato-Città i conti del fondo 2022.

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