La sfida di Webuild: diversificare senza perdere il primato delle infrastrutture
di Aldo Norsa e Stefano Vecchiarino
Strategia e obiettivi del piano di riorganizzazione del big nazionale per cogliere le opportunità della transizione climatica ed energetica, dell'emergenza idrica e dell'agricoltura resiliente

Il 2022 è l'anno cerniera per il maggior gruppo italiano delle costruzioni, dopo un 2021 in perdita con un recupero della redditività e soprattutto un ulteriore balzo dimensionale (sia in termini di fatturato che di portafoglio lavori che di organico). Questi exploit favoriti anche da una crescita esterna che ha avuto l'ultima significativa acquisizione in Italia (nel 2020) inglobando Astaldi (a conclusione del cosiddetto "Progetto Italia") per proseguire nel 2023 con l'acquisto, in Australia, di...