Personale

Lavoro agile, arriva il modello doppio nella Pa

Sui tavoli della trattativa fra Aran e sindacati per il contratto delle Funzioni centrali

di Gianni Trovati

Arriverà oggi sui tavoli della trattativa fra Aran e sindacati per il contratto delle Funzioni centrali la doppia via per lo Smart Working degli statali su cui l’agenzia aveva aperto la scorsa settimana (NT+ Enti locali & edilizia del 13 ottobre).

L’impianto prevede due modelli di lavoro agile. Lo Smart Working vero e proprio sarà «senza vincoli di orario», come scritto nella bozza dell’intesa individuale preparata dall’Aran anticipata sabato da questo giornale), ma sarà applicabile solo nelle amministrazioni dove esiste un sistema puntuale di misurazione degli obiettivi da assegnare a ogni dipendente. Dove questo meccanismo non c’è o non è ipotizzabile, si potrà riconoscere un lavoro a distanza legato però a un orario predefinito. Il tutto potrerebbe anche a una semplificazione delle fasce orarie, che la prima bozza distingueva in «operatività», «contattabilità» (quando il dipendente può essere contattato via mail o telefono) e «inoperabilità». La garanzia più rigida riguarderà il diritto alla disconnessione, e al riposo consecutivo di 11 ore.

Novità in arrivo anche per i criteri che saranno impiegati per riconoscere i «differenziali stipendiali», la nuova forma degli aumenti fissi che sostituirà le progressioni orizzontali. Accanto alla media della valutazione individuale interverranno anche l’esperienza professionale (concetto molto vicino all’anzianità) e i titoli di studio. I contratti integrativi potranno arricchire il ventaglio dei parametri.

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