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Lavoro, rinnovato il contratto lapidei: 123 euro di aumento

L'intesa firmata tra sindacati e Confindustria Marmomacchine e Anepla interessa 30mila addetti del comparto in 3mila che lavorano in 3mila aziende

di El&E

«Al termine di una lunga trattativa e in un contesto economico complicato, è stata siglata ieri sera, dai sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, e dalle parti datoriali Confindustria Marmomacchine e Anepla, l'ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Nazionale lapidei e materiali estrattivi industria, in vigore dal 1° aprile 2022 al 31 marzo 2025. Il contratto, che era scaduto il 31 marzo scorso, interessa oltre 30 mila addetti in 3 mila aziende». Lo comunica una nota congiunta dei tre sindacati che hanno siglato l'intesa - FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil - rappresentati dai rispettivi segretari nazionali Mauro Franzolini, Claudio Sottile, Tatiana Fazi.

«Sul versante economico – spiegano i tre rappresentati sindacali - l'incremento salariale è pari a 123 euro al livello C, parametro 136, diviso in tre tranches: 40 euro dal 1° gennaio 2023, 39 euro dal 1° gennaio 2024 e 44 euro dal 1° gennaio 2025. Viene inoltre erogato un "bonus energia" di 100 euro nel mese di dicembre 2022, previsto un aumento dello 0.40 sul fondo pensione integrativo Arco, e portato a 210 euro l'elemento di garanzia retributiva per le aziende che non hanno la contrattazione di 2° livello». Anche sul versante normativo sono previste importanti novità: come spiegano i segretari, «nel testo abbiamo inserito 8 ore di permesso, anche frazionabili, per l'inserimento nella scuola dell'infanzia, 6 mesi retribuiti per le donne vittime di violenza, oltre a quelli già previsti per legge, due giorni aggiuntivi per i lavoratori stranieri che dovessero recarsi all'estero per decesso di un congiunto, aumento del periodo di comporto e della retribuzione durante la malattia per i lavoratori colpiti da gravi patologie».

Aggiustamenti importanti anche sul lato sicurezza, con l'aumento di 1 RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) nelle aziende tra i 101 e i 200 dipendenti e con l‘istituzione della giornata della sicurezza con attività formative e informative, puntando altresì l'attenzione sulla formazione delle lavoratrici e lavoratori attraverso l'aumento della percentuale di lavoratori che possono assentarsi contemporaneamente dal posto di lavoro, passando dall'attuale 1.5 al 3%. Soddisfatti i segretari nazionali: «si tratta di una intesa positiva sotto molti punti di vista – sottolineano - che prova a dare risposte importanti dal punto di vista economico e normativo agli addetti, chiamati nei prossimi giorni ad esprimere il proprio giudizio nelle assemblee». «Infine – concludono Franzolini, Sottile, Fazi - si inseriscono nell'ambito del comitato paritetico bilaterale materie attuali come la transizione energetica, il lavoro agile e politiche di inserimento lavorativo di donne in un settore ad alta occupazione maschile, e si allegano al contratto le linee guida per facilitare nella contrattazione di 2° livello l'istituzione della banca ore solidale già prevista contrattualmente».

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