Amministratori

Le Province della Sardegna spariscono, anzi si trasformano

di Roberto Bellini (*) - Rubrica a cura di AssoSoftware

Province sì, province no: la questione dell'abolizione delle Province è oramai diventata una farsa che trova nel caso Sardegna forse l'apice del non sense, gettando nel caos milioni di contribuenti che devono, loro malgrado, indicare una sigla di Provincia nei vari adempimenti che andranno a sostenere nel corso del 2017.

L’evoluzione dei fatti
Ma ricostruiamo questa storia surreale. Dal 1974 la Sardegna era stata suddivisa in 4 province: Sassari, Oristano, Cagliari e Nuoro; nel 2001, ma con piena operatività dal 2005, sono state istituite ben 4 nuove province: Carbonia-Iglesias, Tortolì-Lanusei, Villacidro-Sanluri e Olbia-Tempio.
In seguito ai referendum regionali del 2012, riguardanti anche le istituzioni provinciali, è stato dato avvio a un processo di riorganizzazione amministrativa di questi enti intermedi conclusosi nel 2016; con la legge regionale 2 dello scorso anno sono state abrogate le province istituite nel 2001 ritornando alle precedenti quattro suddivisioni amministrative con l'aggiunta dell'Area Metropolitana di Cagliari.
Dal punto di vista tecnico però le Province dovevano essere abolite con l'introduzione di 4 unioni e/o Associazioni di Comuni, oltre all'area metropolitana di Cagliari.
Con l'esito del referendum costituzionale del dicembre scorso questo percorso si è interrotto e si è ritornati alle vecchie province, senza peraltro eliminare l'area metropolitana.

La situazione attuale
La situazione a oggi quindi è la seguente: la regione Sardegna si articola nelle province di Sassari, Nuoro, Oristano e Sud Sardegna, oltre alla Città Metropolitana di Cagliari.
A questo punto ci si chiede cosa dovranno indicare i contribuenti, nel corso del 2017, nella sigla provincia degli indirizzi dei modelli dichiarativi fiscali, nei modelli di versamento F24 e nelle pratiche camerali al Registro delle Imprese. Per esempio un contribuente che si trova nel Comune di Olbia userà ancora la sigla OT (Olbia – Tempio) o dovrà utilizzare la sigla SS (Sassari)?
Non è cosa da poco considerato che si tratta di modelli telematici che se non sono formalmente corretti vengono respinti in fase di invio. È auspicabile che i vari Ministeri competenti facciano chiarezza quanto prima dando indicazioni precise prima che il contribuente possa incorrere in errori.

(*) Direttore generale AssoSoftware

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