I temi di NT+Rassegna di giurisprudenza

Le ultime pronunce dei giudici contabili in materia di incentivi per funzioni tecniche

di Carmelo Battaglia

Incentivi per funzioni tecniche – Quadro economico intervento – Mancata appostazione fondo – Integrazione successiva – Obbligo congrua motivazione

La Sezione ha dichiarato legittima l’erogazione degli incentivi a seguito di una successiva integrazione del quadro economico originariamente sprovvisto dell’apposito fondo solo laddove ricorrano motivi adeguati a giustificazione dell’operazione, da esplicitare mediante congrua motivazione. Altresì, ha precisato che, laddove nel quadro economico dell’intervento sia stato appostato il fondo ex art. 113 del D.lgs. n. 50/2016 senza, tuttavia, declinarne espressamente la composizione, l’Ente può, comunque, procedere alla erogazione dell’incentivo nel rispetto dei parametri di legge, considerato che in questo caso, a differenza del precedente, sono state apprestate le dovute coperture.

Riferimenti giurisprudenziali
Corte dei conti, Sezioni delle Autonomie, n. 10/2021/QMIG e n. 15/2019/QMIG
Corte dei conti, Sezioni Controllo Regione Sardegna, n. 1/2022
Corte dei conti, Sezioni Controllo Regione Emilia-Romagna, n. 56/2021 e n. 43/2021
Corte dei conti, Sezioni Controllo Regione Lombardia, n. 304/2018
Corte dei conti, Sezioni Controllo Regione Toscana, n. 19/2018

Riferimenti normativi
Artt. 113 e 216 (comma 4), D.lgs. n. 50/2016

Corte dei conti, Sezione Controllo Regione Toscana, Deliberazione n. 93 del 10/06/2022

Incentivi per funzioni tecniche – Varianti contratti di appalto – Incremento importo a base di gara – Incentivi relativi all’incremento – Legittimità liquidazione

La Sezione ha enunciato il seguente principio di diritto: “Può ammettersi l’incremento dell’incentivazione per funzioni tecniche solo qualora nel corso dell’esecuzione del contratto si renda necessario redigere una perizia di variante e suppletiva connotata da particolare complessità, con incremento dell’importo dei lavori, servizi e forniture, posti a base di gara con esclusione delle varianti determinate da errori di progettazione. Spetta all’ente locale valutare che la relativa remunerazione risponda ai criteri di efficienza ed efficacia della spesa e verificare l’effettivo svolgimento delle maggiori attività tecniche svolte dai dipendenti. Più precisamente il maggior incentivo determinato da perizia di variante può essere erogato ai dipendenti aventi diritto relativamente alle fasi di valutazione preventiva della medesima perizia di variante, di esecuzione e di collaudo (o verifica di conformità), come previsto dall’articolo 113, comma 2 del D.lvo n. 50/2016”.

Riferimenti giurisprudenziali
Corte dei conti, Sezioni Controllo Regione Emilia-Romagna, n. 56/2021
Corte dei conti, Sezioni Controllo Regione Friuli-Venezia Giulia, n. 43/2021
Corte dei conti, Sezioni Controllo Regione Lombardia, n. 29/2021
Corte dei conti, Sezione delle Autonomie, n. 9/2019

Riferimenti normativi
Art. 12, comma 1, D.M. a ottobre 2021, n. 204
Art. 1, comma 526, Legge n. 205/2017
Artt. 106 e 113, D.lgs. n. 50/2016

Corte dei conti, Sezione Controllo Regione Lombardia, Deliberazione n. 64 del 08/04/2022

Incentivi per funzioni tecniche – Appalto di servizi di durata pluriennale – Bando antecedente al nuovo Codice dei contratti – Modifica quadri economici – Possibilità erogazione incentivi

Ritenendo che la disciplina degli incentivi tecnici di cui all’art. 113 possa essere applicata esclusivamente alle attività realizzate sotto la vigenza di bandi pubblicati dopo la sua entrata in vigore, la Sezione ha affermato che in caso di pubblicazione del bando di gara antecedentemente all’entrata in vigore del d.lgs. n. 50/2016 va escluso l’incentivo per le funzioni relative all’esecuzione degli appalti di servizi, in quanto non previsto dalla previgente normativa.

Riferimenti giurisprudenziali
Consiglio di Stato, Sezione V, n. 1318/2020
Corte dei conti, Sezione Controllo Regione Emilia-Romagna, n. 120/2020
Corte de conti, Sezione Controllo Regione Lombardia, n. 190/2017
Consiglio di Stato, Sezione III, n. 4994/2016
Corte dei conti, Sezione delle Autonomie, n. 11/2015/QMIG e n. 7/2009/QMIG
Corte Suprema di Cassazione, Sezione Lavoro, n. 13384/2004

Riferimenti normativi
Art. 76, D.lgs. n. 56/2017
Artt. 113 e 216, comma 1, D.lgs. n. 50/2016

Corte dei conti, Sezione Controllo Regione Puglia, Deliberazione n. 65 del 31/03/2022

Incentivi per funzioni tecniche – Appalti servizi e forniture – Applicabilità disciplina – Direttore esecuzione e RUP – Nomina tardiva – Legittimità erogazione incentivo

La Sezione ha evidenziato che, nello specifico caso degli appalti relativi a servizi e forniture, la disciplina sugli incentivi non può trovare applicazione in tutti i casi in cui la legge non prevede la figura disgiunta del direttore dell’esecuzione rispetto a quella del RUP. Altresì, ha chiarito come, nello specifico caso degli appalti relativi a servizi e forniture, per i quali sia obbligatoria la nomina del direttore della esecuzione disgiunta da quella del RUP, si possa ugualmente procedere alla erogazione dell’incentivo, laddove la nomina del primo sia tardiva, successiva, cioè, all’inizio della esecuzione del servizio o della fornitura.
Medesime considerazioni valgono anche con riferimento alla nomina formale, tra i soggetti normativamente indicati come possibili percettori dell’incentivo, dei relativi destinatari, ove la stessa avvenga in ritardo rispetto all’avvio della procedura di gara; ciò che rileva, ai fini della legittima erogazione, è l’accertamento dell’effettivo svolgimento di quelle specifiche prestazioni.

Riferimenti giurisprudenziali
Corte dei conti, Sezione delle Autonomie, n. 16/2021/QMIG e n. 2/2019/QMI
Corte dei conti, Sezione Controllo Regione Emilia-Romagna, n. 11/2021
Corte dei conti, Sezione Controllo Regione Veneto, n. 301/2019

Riferimenti normativi
Art. 31 (comma 5), 113, 213 e 216 (comma 27-octies), D.lgs. n. 50/2016
Art. 1, comma 1, lett. rr), Legge n. 11/2016
Art. 13 e 13-bis, D.L. n. 90/2014, convertito in Legge n. 114/2014
Art. 92, D.lgs. n. 163/2006
Art. 7, comma 6, D.lgs. 165/2001
Artt. 17 e 18, Legge n. 190/1994
Art. 1, R.D. n. 422/1923

Corte dei conti, Sezione Controllo Regione Campania, Deliberazione n. 21 del 31/03/2022

Incentivi per funzioni tecniche – Natura giuridica emolumenti – Computo spesa per il personale – Determinazione capacità assunzionale Ente – Applicabilità vincoli agli incentivi

Il Collegio ha, preliminarmente, richiamato il principio di diritto enunciato, nella deliberazione n. 6/SEZAUT/2018/QMIG, dalla Sezione delle Autonomie, secondo il quale “Gli incentivi disciplinati dall’art. 113 del d.lgs. n. 50 del 2016 nel testo modificato dall’art. 1, comma 526, della legge n. 205 del 2017, erogati su risorse finanziarie individuate ex lege facenti capo agli stessi capitoli sui quali gravano gli oneri per i singoli lavori, servizi e forniture, non sono soggetti al vincolo posto al complessivo trattamento economico accessorio dei dipendenti degli enti pubblici dall’art. 23, comma 2, del d.lgs. n. 75 del 2017”. A parere della Sezione, la natura giuridica delle spese per incentivi tecnici, quale individuata dalla citata pronuncia, non trova una diversa qualificazione in relazione al vincolo posto dall’art. 33, comma 2, del decreto-legge n. 34/2019.
Tale approdo interpretativo pone, certamente, il problema della corretta contabilizzazione delle voci di spesa in questione, ma, al riguardo, occorre tener conto delle modifiche introdotte dal decreto 1° agosto 2019 (pubblicato in G.U. il 22 agosto 2019) di aggiornamento degli allegati al D.lgs. n. 118/2011, con l’inserimento, al paragrafo 5.2, lettera a), di una particolare rappresentazione contabile per gli incentivi tecnici; trattasi di una doppia contabilizzazione che, come è stato recentemente osservato dalla magistratura contabile, non inficia le conclusioni raggiunte in merito alla natura giuridica di detti emolumenti.

Riferimenti giurisprudenziali
Corte dei conti, Sezioni Controllo Regione Sardegna, n. 1/2022
Corte dei conti, Sezioni Controllo Regione Abruzzo, n. 249/2021
Corte dei conti, Sezioni Controllo Regione Puglia, n. 159/2021
Corte dei conti, Sezioni Controllo Regione Lombardia, n. 73/2021
Corte dei conti, Sezioni Controllo Regione Emilia-Romagna, n. 43/2021
Corte dei conti, Sezioni Controllo Regione Veneto, n. 72/2019
Corte dei conti, Sezione delle Autonomie, n. 26/2019/QMIG, n. 15/2019/QMIG, n. 1/2018/QMIG, n. 24/2017/QMIG e n. 16/2009/QMIG
Corte dei conti, Sezioni Controllo Regione Umbria, n. 14/2018
Corte dei conti, Sezioni Controllo Regione Friuli-Venezia Giulia, n. 6/2018
Corte dei conti, Sezioni Riunite, n. 51/2011

Riferimenti normativi
DPCM 17 marzo 2020
Art. 33, comma 2, D.L. n. 34/2019, convertito con modificazioni in Legge n. 58/2019
Art. 1, comma 526, Legge n. 205/2017
Art. 23, D.lgs. n. 75/2017
Art. 76, D.lgs. n. 56/2017
Art. 113, comma 5-bis, D.lgs. n. 50/2016
Art. 1, comma 236, Legge n. 208/2015
Art. 9, comma 2-bis, Legge n. 78/2010
Art. 1, commi 557 e 562, Legge n. 296/2006
Art. 93, comma 7-ter, D.lgs. n. 163/2006

Corte dei conti, Sezione Controllo Regione Liguria, Deliberazione n. 1 del 24/01/2022