Progettazione

Lecce, i trentenni Archistart riportano in vita il sanatorio degli anni Trenta

Aggiudicato il concorso per riqualificare l'Ex Galateo: housing, laboratori e commercio nell'edificio abbandonato dagli anni '90

di Mau.S.

Saranno i trentenni di Archistart Studio, insieme al gruppo Alcotec, a riportare in vita l'edificio Ex Galateo di Lecce, da anni in stato di abbandono. Il team ha vinto il concorso di progettazione per la riqualificazione dell'ex sanatorio costruito in epoca fascista (tra il 1932 e il 1934), aggiudicandosi il primo premio da 80mila euro e, in prospettiva, l'incarico da 1,2 milioni per progettare nel dettaglio l'intervento.

Il render del progetto vincitore

L'idea è quella di trasformare l'edificio storico in uno spazio abitativo sperimentale di cohousing e attività produttive con studentato, laboratori, guest house e mercato sociale. L'obiettivo è fare dell'Ex Galateo un edificio accogliente e multifunzionale, un grande contenitore pubblico che andrà a generare valore sociale ed economico. Grazie al progetto di Archistart Studio l'immobile diventerà anche l'asse di attraversamento dal centro storico verso il parco a sud, quindi un collegamento tra esterno e interno cittadino, una cerniera urbana. L'intervento prevede la creazione di nuove residenze sociali oltre a nuovi spazi commerciali accessibili a tutti.

«È un progetto molto importante per noi in quanto le linee guida principali per l'Ex Galateo sintetizzano le tematiche sviluppate e approfondite negli anni dallo studio – raccontano i progettisti –. Questo progetto innovativo sarà l'occasione per Lecce di sperimentare un modello di comunità che grazie alla presenza di un grande parco pubblico sarà condiviso ed accessibile da tutta la cittadinanza».

I componenti di Archistart Studio

Il progetto che ambisce a creare una «nuova comunità solidale» si svilupperà su 12.300 metri quadrati di intervento complessivo: con 48 appartamenti di diverso taglio, 10 guest house, 1 community manager, 130 residenti; spazi per 35 studenti, 6 laboratori artigianali, 6 imprese sociali insediabili, 1.700 metri quadrati di spazio commerciale, 1 hub multifunzionale e 30mila metri quadrati di parco.

Lo stato attuale dell'edificio da riqualificare

Secondo la giuria, «si tratta di un progetto maturo, di apprezzabile chiarezza e semplicità, che rispetta l'edificio storico nella volumetria con un'ottima riflessione sull'edificio come incubatore di innovazione sociale. Le buone scelte distributive consentono l'organizzazione di un mix funzionale. Di particolare interesse la proposta abitativa di integrare le residenze per anziani in modo diffuso nei vari piani dell'edificio, in modo da favorire lo scambio intergenerazionale, nonché di collocare lo studentato nei piani superiori del corpo nord di fabbrica in relazione con le funzioni pubbliche», si legge nella motivazione.

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