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Legge di bilancio, 164mila assunzioni e un miliardo agli stipendi del pubblico impiego

Il ministro Zangrillo: «Un primo passo, presto i rinnovi dei contratti»

di Gianni Trovati

Sarà un altro anno fitto di assunzioni nella Pubblica amministrazione. In un conto gonfiato però dall’onda del turn over spinto dall’invecchiamento degli organici, e rinforzato da una legge di bilancio che con le poche risorse libere dalle urgenze del caro energia e dalle altre priorità del governo dedica un’attenzione chirurgica a singoli settori più in difficoltà. Anche se dal punto di vista finanziario il passaggio più ricco della manovra per la Pubblica amministrazione è destinato all’aumento straordinario che nel 2023 farà salire dell’1,55% gli stipendi dei dipendenti. Per le amministrazioni centrali la manovra mette un miliardo di euro: enti territoriali, sanità e università dovranno trovare nei propri bilanci altri 800 milioni circa indispensabili a far scattare l’adeguamento automatico.

«È stato un lavoro complesso per i tempi ridotti e per le difficoltà del contesto economico - traccia un consuntivo il ministro per la Pa Paolo Zangrillo -, serviva una risposta urgente, ed è arrivata». Ma in fatto di Pubblica amministrazione, per il titolare di Palazzo Vidoni la manovra «è un primo passo», in un percorso che dovrà proseguire «con un dialogo costruttivo con le parti sociali, per avviare una nuova stagione contrattuale che tenga in considerazione il particolare momento in cui viviamo. Mi impegno a cercare le risorse per i rinnovi contrattuali ai primi segnali di ripresa, speriamo già nei prossimi mesi, nell’ambito degli equilibri di bilancio».

Nel frattempo la macchina pubblica deve continuare a girare con i numeri della gestione ordinaria rinforzata però dalle misure settoriali scritte in manovra. Sul piano del turn over, Funzione pubblica calcola per l’anno prossimo 156.400 nuovi ingressi, a cui si aggiungono quasi 7.500 assunzioni extra dettagliate dalla legge di bilancio. Tra i settori interessati c’è il ministero della Giustizia, con 800 nuovi ingressi, e il ministero dell’Agricoltura, con 300 funzionari da dedicare al contrasto alle frodi. Forte l’iniziezione di risorse alla Corte dei conti, che attende 369 assunzioni fra il 2023 e il 2024. Al ministero degli Esteri sono invece attesi 520 ingressi entro il 2024, a cui si affiancano 50 unità aggiuntive del contingente di personale a contratto per la rete estera. Mille assunzioni, a ritmi da 250 all’anno, sono poi previste per la Polizia penitenziaria.

Per quel che riguarda gli enti locali, Funzione pubblica ha concentrato l’intervento su uno degli snodi più delicati e trascurati degli ultimi anni. Quello della carenza di segretari comunali e provinciali: sono il vertice amministrativo cruciale per il funzionamento degli enti, ma su 7.904 Comuni solo 2.168 possono vantare un segretario titolare, e la scopertura diventa quasi totale negli enti fino a 3mila abitanti (207 sedi occupate su 2.422, l’8,6% del totale). La nuova norma promossa da Zangrillo in legge di bilancio si occupa in particolare dei Comuni attuatori di interventi del Pnrr, permettendo di finanziare il trattamento economico dei loro segretari anche con il fondo da 30 milioni all’anno attivo fino al 2026 per le assunzioni nei piccoli Comuni impegnati nel Piano.