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Livorno, di Fincantieri Infrastructure l'unica offerta per realizzare la Darsena Europa da 393 milioni

In cordata anche Società italiana dragaggi, Sales e Fincosit. L’eventuale aggiudicazione dell’appalto è attesa per fine gennaio 2022

di Silvia Pieraccini

Fincantieri Infrastructure presenta, in cordata con Società italiana dragaggi, Sales e Fincosit, l’unica offerta per l’appalto integrato (progettazione esecutiva più costruzione) da 393,3 milioni della Darsena Europa, l’ampliamento a mare del porto di Livorno destinato a raddoppiare i traffici eliminando le strozzature logistiche.
Così facendo la società del colosso statale Fincantieri non solo ipoteca la realizzazione dell’opera-simbolo del rilancio della costa toscana, ma si lega ancor più alla regione in cui ha investito intensamente negli ultimi tempi: prima con l’acquisto della fiorentina Inso (azienda di costruzioni con 450 addetti e 1 miliardo di portafoglio ordini); poi con quello della pisana Ids (produttore di droni e sistemi di misurazione in campo civile e militare); infine con la partecipazione in Pim-Piombino industrie marittime, che sul porto toscano ha realizzato un polo di demolizioni navali.

Fincantieri l’anno scorso ha annunciato anche il dialogo con gli indiani di Jsw Steel Italy, l’acciaieria ex-Lucchini di Piombino, per la costruzione di banchine e di un bacino galleggiante. L’offerta per la Darsena Europa, presentata all’Autorità portuale del Mar Tirreno settentrionale guidata da Luciano Guerrieri (che l’ha definita “un altro step decisivo” verso la realizzazione dell'opera), comprende la nuova diga della Meloria, la demolizione della vecchia e il dragaggio dei fondali del canale d’accesso ai bacini per portarli a -16 metri.

L’eventuale aggiudicazione dell’appalto è attesa per fine gennaio 2022 (la commissione di gara non è ancora stata nominata). Se tutto filerà liscio, seguiranno 90 giorni per la progettazione esecutiva e nel frattempo partirà la bonifica bellica. I lavori veri e propri inizieranno nel 2023: prima c’è da superare la valutazione d’impatto ambientale, avviata nel novembre scorso che, secondo quanto annunciato, dovrebbe avere tempi dimezzati rispetto a quelli ordinari. La durata dell’appalto è di 2.060 giorni (quasi sei anni). Si tratta di una grande opera: verranno dragati 15,7 milioni di metri cubi, di cui cinque milioni destinati a tamponare l’erosione costiera.

L’obiettivo è potenziare i traffici del porto di Livorno: nel 2019, prima della pandemia, sono state movimentate merci per 36,9 milioni di tonnellate, terzo scalo italiano dietro Trieste e Genova, con una storica posizione di vertice nei container, 790mila teu nel 2019 che con la nuova opera si punterà a raddoppiare. Il secondo step della Darsena Europa prevede infatti un project financing da circa 300 milioni di euro (di cui 150 di finanziamento pubblico) per realizzare un terminal container (60 ettari di piazzale con banchina di 400 metri lineari e fondali a -16 metri) in grado di accogliere traffici per un totale di 1,6 milioni di teu. Guerrieri, che è anche commissario straordinario della Darsena Europa, ha già annunciato che all’avvio dei lavori delle opere marittime partirà l’iter per l’affidamento in concessione del terminal.

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