Appalti

Manca la clausola della revisione dei prezzi, annullata gara da 39 milioni ad Agrigento

Presa di posizione dell'Anac dopo la segnalazione dell'Ance Sicilia su un bando per la ristrutturazione della rete idrica comunale

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di Mauro Salerno

Finisce con l'annullamento della procedura il bando da 39 milioni pubblicato dall'Azienda idrica comuni agrigentini per la ristrutturazione della rete idrica locale che ra stato mandato in gara senza la clausola di revisione e aggiornamento dei prezzi prevista dal decreto Aiuti della scorsa estate (Dl 50/2022). Ad accorgersi della carenza i costruttori dell'Ance Sicilia che hanno attivato un percorso di segnalazione che ha coinvolto l'Autorità anticorruzione.

Nel pubblicare il bando la stazione appaltante non aveva applicato il prezzario regionale aggiornato né previsto la clausola di revisione dei prezzi. In seguito ai rilievi dell'Ance, all'intervento del dipartimento regionale controllo contratti pubblici e all'avvio dell'istruttoria dell'Anac, l'azienda siciliana ha dunque deciso di annullare la gara.

L'Anac, con la nota firmata dal presidente Giuseppe Busia, ha preso allora atto dell'annullamento, ma ha confermato i profili di illegittimità rilevati nel bando. In primo luogo per l'assenza della clausola di revisione dei prezzi, già in vigore alla data di indizione della gara di appalto. Poi per il mancato aggiornamento dei prezzi previsto dal decreto Aiuti secondo cui la stazione appaltante avrebbe dovuto applicare il prezzario aggiornato al 31 dicembre 2021 con l'incremento fino al 20%.

Nel documento, l'Autorità coglie l'occasione per richiamare le stazioni appaltanti «a un maggiore rigore nell'indizione delle gare per assicurare la corretta applicazione delle norme sulla revisione dei prezzi approvate nell'ultimo periodo a fronte degli aumenti eccezionali dei costi dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni» .L'Autorità ricorda che per le procedure di affidamento dei contratti pubblici indette fino al 31 dicembre del 2023 le stazioni appaltanti sono tenute all'inserimento della clausola di revisione dei prezzi prevista dal decreto Sostegni-ter. Inoltre per le gare avviate successivamente alla data di entrata in vigore del decreto Aiuti, il 15 luglio 2022, per determinare il costo dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni, le stazioni appaltanti utilizzano i prezzari regionali aggiornati al 31 dicembre 2021 incrementati fino al 20 per cento.

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