Maxi-gara sui passaggi a livello, Rfi adegua i prezzi dopo le proteste delle imprese
Il valore complessivo stimato sale a oltre 850 milioni (invece di 757). Nuova scadenza fissata al 14 marzo
Da 757 milioni a oltre 850 milioni. Non è stato indolore l'adeguamento prezzi che Rfi ha accettato di applicare al suo bando per l'eliminazione dei passaggi a livello in tutta Italia. Un bando a inviti rivolto alle imprese che operano abitualmente con la società del gruppo ferrovie. Un avviso interessante anche per la suddivisione dell'appalto in un elevato numero di lotti geografici (23), che assicura un'ampia base concorrenziale. Peccato però che il bando, con scadenza 11 febbraio, sia stato fortemente contestato dalla imprese per l'insostenibilità delle condizioni contrattuali. In particolare l'Aiferr aveva segnalato la cosa all'Anac e al presidente del Consiglio, Mario Draghi, chiedendo a Rfi di ripensarci. E alla fine Rfi ci ha ripensato, anche perché nei giorni precedenti la società guidata da Vera Fiorani aveva già comunicato al mercato di avere ben presente la problematica prezzi e di voler adeguare i propri listini di riferimento.
Rete ferroviaria italiana ha così deciso di rettificare l'accordo quadro contestato dalle imprese che operano nei lavori ferroviari. La prima vistosa modifica è «l'annullamento della clausola di invariabilità dei prezzi, rivedendo le tariffe applicabili a base d'asta e prorogando il termine di presentazione delle offerte di oltre un mese», spiega in un comunicato la stessa Aiferr. Oltre ad aver cassato la «vituperata» clausola di invariabilità dei prezzi, come la definisce Aiferr, Rfi ha aggiornato le tariffe a base di gara. Cosa che ha prodotto la seconda rilevante novità: un incremento del valore complessivo stimato per l'appalto, che da circa 757 milioni è schizzato a oltre 850 milioni di euro. Una variazione che - per inciso - dà la dimensione del disagio degli operatori alla base del reclamo. Rfi, riferisce sempre l'associazione Aiferr, ha poi messo a disposizione degli operatori economici interessati il manuale di progettazione relativo alle lavorazioni richieste. Infine, l'ultima novità, che è una diretta conseguenza delle modifiche precedenti: il termine di presentazione delle offerte slitta di oltre un mese. La nuova data di scadenza è fissata al 14 marzo.
Soddisfatti gli operatori per le «rapide modifiche e le sostanziali "correzioni" apportate dalla stazione appaltante», la quale dimostra «una precisa volontà di fronteggiare l'attuale instabilità del mercato e di impedire ulteriori effetti finanziari distorsivi e pregiudizievoli per gli operatori economici».