Appalti

Micro-appalti truccati per un totale di 7,5milioni: arrestati sindaco e vice-assessore in Sicilia

L'accusa: valore dei contratti ridotto artificiosamente in modo da assegnare gli appalti a ditte di fiducia

di Mau.S.

Il trucco è semplice è collaudato: ridurre artificiosamente il valore degli appalti per poter arrivare sotto la soglia che consente gli affidamenti diretti senza gara a ditte di fiducia. Questa volta a utilizzarlo sarebbero stati i vertici di un comuni siciliano che avrebbero così gestito negli anni appalti sottosoglia per circa 7,5 milioni di euro, con affidamento diretto a imprenditori compiacenti.

L'accusa è contestata al sindaco di Santa Caterina Villarmosa, Antonino Fiaccato, al suo vice, Angelo Macaluso, e a un assessore della sua giunta, Giuseppe Di Natale. I tre sono stati posti agli arresti domiciliari da carabinieri e Guardia di Finanza in esecuzione di un'ordinanza cautelare del Gip di Caltanissetta, su richiesta della locale Procura, nei confronti di 16 indagati. Per Calogero Rizza, indicato come "interfaccia tra la politica e gli imprenditori" è stato disposto l'obbligo di dimora. Tre funzionari pubblici sono stati sospesi dal servizio per quattro imprenditori il divieto di esercitare la loro attività. Per altri tre imprenditori è stato disposto l'obbligo di soggiorno nel comune di residenza e per due liberi professionisti la sospensione dall'esercizio della professione. Avvisi di garanzia sono in corso di notifica ad altri indagati.

Il meccanismo utilizzato è quello del conferimento degli appalti con il sistema dell'affidamento diretto-fiduciario, in alcuni casi, sostiene l'accusa, "anche frazionando artatamente i lavori da affidare". Per la Dda, con questo sistema, "il sindaco con la compiacenza di alcuni dipendenti del Comune è riuscito negli anni a dirottare lavori pubblici per un ammontare complessivo di circa 7,5 milioni di euro a favore di imprese 'gradite' in cambio di 'favori di ogni genere' o appoggi politici".

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