Progettazione

Migliore architettura degli ultimi tre anni, Maxxi e Triennale premiano Francesca Torzo per il museo in Belgio

Lucy Styles miglior progettista under 40. A Cino Zucchi la menzione d'onore

di Mariagrazia Barletta

La migliore architettura degli ultimi tre anni, di fattura italiana, è la nuova ala del museo Z33, la casa dell'arte contemporanea, del design e dell'architettura realizzata in pieno centro storico ad Hasselt, in Belgio, su progetto di Francesca Torzo, architetto con base a Genova, docente alla Arkitekthøgskole di Bergen, in Norvegia, formatasi nell'atelier di Peter Zunthor. Il riconoscimento arriva con la prima edizione del premio italiano di architettura promosso dal Maxxi, il Museo nazionale della arti del XXI secolo e dalla Triennale di Milano, con il patrocinio del ministero per i Beni e le attività culturali. Come già anticipato , Renzo Piano riceve il premio alla carriera per «l'impegno professionale e civile che ha segnato e continua a segnare la sua produzione architettonica e la sua instancabile opera di promozione della qualità e del valore pubblico dell'architettura in tutte le tribune cui ha accesso». Il premio «miglior progettista under 40» va alla londinese Lucy Styles. Menzione d'onore per Cino Zucchi.

La nuova architettura inaugurata ad Hasselt lo scorso marzo ed il rinnovamento dell'edificio per esposizioni preesistente realizzano un intervento inserito con grande sensibilità progettuale nel giardino dell'antico beghinaggio, riproponendone la stessa quiete. Un progetto sensuale che calibra il rapporto tra luce e ombra, in cui l'attenzione al dettaglio e alla texture muraria nasce dall'ascolto e dall'osservazione della città, dei suoi colori, della sua luce. Nulla è lasciato al caso: anche la tessitura muraria e le nuance scelte, sono il frutto dello studio delle pratiche costruttive della regione. «Il progetto - si legge nel verdetto - si è distinto per la capacità profonda di interpretare la storia dell'isolato e del tipo edilizio che lo occupa e per l'intelligenza spaziale ed espressiva mostrata nel configurarlo in uno spazio espositivo perfettamente adeguato alle esigenze contemporanee». Peraltro il progetto è stato esposto alla biennale «freespace» di Yvonne Farrell e Shelley McNamara.

Il premio «miglior progettista under 40» va alla londinese Lucy Styles, giovane vincitrice dell'edizione 2020 di «Yap Rome at Maxxi», la selezione con cui ogni due anni il museo romano (che presto avrà sede anche all'Aquila), in collaborazione con il MoMa di New York, sceglie uno studio emergente che realizzi un'installazione temporanea nella piazza del Museo, nel quartiere Flaminio. Quest'anno il progetto, intitolato «Home Sweet Home», dà forma a stanze a cielo aperto, metafora della vita domestica, che generano un nuovo spazio pubblico (effimero) da cui godere gli eventi estivi della programmazione 2020. Il riconoscimento per under 40 sarà assegnato ad anni alterni ai vincitori di YAP Rome at Maxxi e del premio TYoung Claudio De Albertis indetto dalla Triennale.

Conquista una menzione d'onore Cino Zucchi, per il centro direzionale Lavazza nell'area ex Enel a Torino. L'headquarters con i suoi 30mila mq, parte di un intervento più ampio grazie al quale l'azienda ha riqualificato un intero isolato (di circa 18.500 mq) del quartiere Aurora, è stato inaugurato nel 2018. Ne fanno parte una piazza-giardino, l'area archeologica con i resti di una basilica paleocristiana scoperta durante i lavori, il museo Lavazza (progettato da Ralph Appelbaum Associates) nell'ex edificio trasformatori e l'ex centrale elettrica del 1897 in cui sono stati ricavati uno spazio per eventi, un ristorante (con la scenografia firmata da Dante Ferretti) e un bistrot. Dunque, un intervento di riqualificazione urbana su cui l'azienda ha investito 120 milioni di euro. Il quartier generale della Lavazza segue le tendenze ormai affermatesi per questi ambienti, sempre più dinamici, informali, confortevoli e vari, in linea con l'evoluzione delle modalità di lavoro. Comfort e benessere sono solo alcuni dei principi-guida che hanno determinato la conformazione degli ambienti, pensanti anche per stimolare la collaborazione e la creatività. D'effetto l'atrio in cui primeggia la grande scala scultorea. Per la giuria «il lavoro torinese di Zucchi esprime un alto livello di complessità e ricchezza di soluzioni urbane e una compiuta maturità architettonica».

La giuria è composta da Giovanna Melandri, presidente della Fondazione Maxxi; Stefano Boeri, presidente della Triennale di Milano; Pippo Ciorra, senior curator al Maxxi Architettura; Lorenza Baroncelli, direttore artistico della Triennale; Tatiana Bilbao, architetto titolare di Tatiana Bilbao Estudio; Simone Capra, architetto di Startt studio di architettura e trasformazioni territoriali; Marco De Michelis, storico dell'architettura; Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, architetto; Alfredo Jaar, artista; James Taylor-Foster, curatore per l'architettura contemporanea e il design al centro nazionale svedese ArkDes. I vincitori sono stato individuati - si legge in una nota congiunta diramata dal Maxxi e dalla Triennale - «da un shortlist di sei progetti finalisti individuati su 31 candidature proposte da un gruppo di esperti».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©