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Milano città circolare: primo comune d’Italia e quarto in Europa

Completano il podio nazionale Trento e Bologna, maglia nera alle località del Sud

di Antomio Larizza

Vista sotto la lente dell’economia circolare, Milano è prima tra le città italiane e quarta in Europa. A certificarlo è il rapporto «Misurare gli obiettivi di economia circolare nei centri urbani: classifica italiana delle città più circolari e primi confronti a livello Europeo» curato dal Centro studi in economia e regolazione dei servizi, dell’industria e del settore pubblico (Cesisp) dell’Università di Milano-Bicocca.

Il rapporto, che sarà presentato oggi e di cui Il Sole 24Ore è in grado di anticipare i risultati, è alla sua seconda edizione e ha l’obiettivo di costruire e aggiornare nel tempo un «indice di circolarità urbana» (ICU) capace di valutare le politiche e le strategie messe in campo dai centri urbani sul fronte della sostenibilità.

Con un indice di circolarità urbana pari a 7,7 su 10, il capoluogo lombardo risulta la città più circolare del nostro paese. A completare il podio della seconda edizione del Rapporto sono le città di Trento e Bologna, rispettivamente con ICU pari a 7,5 e 7,2. Oltre che nella media generale, Milano si colloca al primo posto anche in due dei cinque gruppi di indicatori presi in considerazione. Il primo è quello relativo alla “mobilità sostenibile” (ICU: 8,5), grazie soprattutto alla maggiore offerta e varietà di car sharing misurata a livello nazionale («nelle vie milanesi – si legge nello studio – ci sono più autovetture in condivisione che nel resto d’Italia». La seconda area tematica in cui Milano primeggia è «uso efficiente delle risorse», dove registra un punteggio pari a 9,3.

Lo studio ha riguardato 20 città: i capoluoghi di Regione o, nei casi in cui per i capoluoghi non erano disponibili dati sufficienti per gli indicatori scelti, la prima città per popolazione e quantità di dati utili (questo l’elenco finale, in ordine alfabetico: Aosta, Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Roma, Torino, Trento, Venezia, Verona). Allargando lo sguardo sull’intera classifica si vede un’Italia divisa in due: le prime 10 città più circolari sono tutte al Nord o Centro-Nord, mentre le ultime posizioni sono occupate da città del Sud. Chiudono la classifica Bari (ICU pari a 4), Palermo (3,9) e Catania (3,8).

Nel confronto europeo, la città più circolare è Copenaghen, il cui indice globale è pari a 3,26. Seguono Parigi (3,21), Berlino (3,18) e Milano, il cui indice di circolarità urbana a livello europeo si attesta a quota 3,13.

Per costruire l’indice di circolarità urbana sono stati presi in considerazione 28 indicatori, suddivisi in cinque gruppi. Tra questi la diffusione del solare termico e fotovoltaico pubblico, la percentuale di auto elettriche private, l’estensione del verde urbano e il numero di alberi in città. O ancora: la spesa per disabili e per anziani, la presenza in città di strutture per stranieri, la vitalità del volontariato, i km di piste ciclabili, il numero di passeggeri del servizio pubblico locale e quello delle auto in sharing. L’attenzione è stata rivolta anche a servizi di raccolta differenziata, consumo idrico, concentrazione di Pm10, efficienza della rete idrica e numero di eco-brevetti depositati.

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