Regioni

Milano-Cortina 2026, garanzie statali sugli extracosti

E deroghe sulle procedure per velocizzare strutture e opere infrastrutturali

di Sara Monaci

In arrivo dal governo un aiuto per le Olimpiadi invernali di Milano e Cortina 2026. Nel decreto Pnrr, che potrebbe essere approvato gioverdì, verranno inserite delle norme che aiuteranno la realizzazione dell'evento. Sono due gli interventi ipotizzati da governo e ministero dello Sport: da una parte una serie di deroghe per velocizzare la realizzazione delle opere che stanno procedendo a rilento, e che in molti casi sono già state commissariate; dall'altra la costituzione di garanzie finanziarie statali, a supporto di quelle che già hanno concesso gli enti locali dal primo momento, da quando ciò si sono candidati per ospitare l'evento sportivo. Per quanto riguarda le deroghe normative per la realizzazione delle opere, si sta studiando un modo per facilitare le opere pubbliche, in particolare le strade e le ferrovie. Sotto la lente ci sono soprattutto le varianti venete, ancora ferme alla conferenza di servizio. Ma al contempo è oggetto di valutazione anche la possibilità di estendere onori e oneri alle strutture che verranno costruite dai privati in project financing, come il PalaItalia di Milano.

Il nuovo palazzetto del ghiaccio, che sorgerà nel quartiere Santa Giulia, è in mano alla multinazionale Lendlease, che sta riqualificando tutta l'area. La struttura, dove si svolgeranno le gare di hockey maschile, è stata inizialmente fermata da un ricorso, bocciato dal Tar e ora in attesa di giudizio del Consiglio di Stato. Le bonifiche sono comunque terminate e i vertici di Palazzo Marino si dicono ottimisti sul fatto che tra un paio di mesi possano partire i lavori veri e propri. Ma intanto il governo sta valutando se anche in questo caso sia possibile mettere l'opera "in sicurezza", pur non appartenendo ad un piano nazionale.Già nella bozza del decreto ci sono «semplificazioni procedurali relative agli interventi di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti», e proprio in questo comma potrebbero trovare spazio le deroghe per i Giochi invernali del 2026. Si sottolinea infatti che l'eventuale commissario «opera in deroga ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale».

Sempre nella bozza vengono introdotte anche «misure di semplificazione in materia di contratti pubblici Pnrr e Pnc e in materia di procedimenti amministrativi». Altro lavoro, in questo senso, sotto la lente è la riqualificazione dell'Arena di Verona, dove si svolgerà la cerimonia di apertura delle paraolimpiadi.Oltre a questa parte strettamente procedurale, dovrebbero essere inserite anche garanzie sul fronte finanziario, visto che lo shock energetico ha fatto salire i costi di circa un 20-30%. Per quanto la situazione si stia lentamente normalizzando, ormai si tende a mettere in conto che le spese aumenteranno rispetto ai primi bilanci.Da parte del governo ci sarà dunque una doppia valutazione: da una parte l'analisi dei ricavi - che fino a due anni fa si ipotizzava potessero derivare per un terzo dai finanziamenti del Cio, per un terzo dalle sponsorizzazioni e per un terzo da vendita di biglietti e merchandising, per un totale di circa 1,5 miliardi; dall'altra l'analisi dei costi, che potrebbero appunto crescere fino al 30% in più. Nel dossier di candidatura gli enti locali, Milano e Cortina, hanno dato le loro garanzie in caso di difficoltà, pur non essendo al momento impegnati in investimenti diretti. Il governo intende alleggerire questa lo esposizione finanziaria, accollandosi parte di queste garanzie e mettendo al sicuro i Comuni.

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