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Milleproroghe, mini-deroga d'elite sugli incarichi pagati ai pensionati

Incarichi pagati ai vertici degli organi costituzionali - Martedì prossimo via ai voti

di Marco Mobili e Gianni Trovati

Si sdoppia il gruppo di emendamenti governativi al Milleproroghe che ieri è entrato nel vivo dell’esame in commissione al Senato in attesa dei voti a partire da martedì. Sul secondo treno dei correttivi elaborati dall’esecutivo dovrebbe entrare anche il rinvio di quattro mesi dei termini entro i quali andrà definito il regolamento attuativo per la messa a gara delle concessioni balneari: con il risultato, anticipato sul Sole 24 Ore di ieri, che i nuovi concessionari scelti con gara arriveranno di fatto solo nel 2025. Salvo proroghe, ovviamente.

La battaglia a Palazzo Madama si è accesa ierisoprattutto sulle nuove regole scritte dal ministero dell’Economia per combattere le plusvalenze fittizie nei club del pallone, con i limiti anche per le società sportive professionistiche alla rateizzazione dei soli beni (i cartellini dei calciatori, nel caso) posseduti per tre anni e il limite alla dilazione per le plusvalenze a cui si accompagna un effettivo trasferimento di denaro. A sollevare la questione di ammissibilità nel Milleproroghe di un intervento che non introduce rinvii di termini ma cambia il trattamento fiscale sono stati per primi Pd e M5S. Alla fine la norma salta ma «il governo non ha problemi a riprensentarlo identico in un altro provvedimento», hanno fatto sapere dal Mef dove il ministro Giorgetti appare più che determinato a superare le resistenze trasversali alla stretta.

Fra gli emendamenti governativi arriva poi una deroga d’elite alla norma che permette alle Pa di offrire solo incarichi annuali a titolo gratuito ai pensionati. A evitare il doppio limite, spiega il correttivo, saranno «gli incarichi di vertice conferiti da organi costituzionali previo parere favorevole delle competenti commissioni parlamentari»; con una formulazione che pare ritagliata su misura di nomine molto specifiche, a partire da quella di presidente del Cnel.

Tra le altre novità depositate dal governo c’è la modifica alla tregua fiscale che fa slittare al 31 marzo i termini delle decisioni comunali sullo stralcio alle minicartelle fino a mille euro, che i sindaci potranno estendere in maniera integrale senza limitarsi a sanzioni e interessi come previsto dalla legge di bilancio, e allarga ulteriormente il ventaglio delle possibili scelte locali anche in fatto di rottamazione delle liti (Sole 24 Ore di ieri). Sempre in fatto di enti locali, sale sul Milleproroghe l’estensione della possibilità per i segretari comunali a inizio carriera di assumere incarichi negli enti di fascia demografica immediatamente superiore (5mila abitanti, 10mila nelle isole minori) per un anno allungabile a due. I Comuni in dissesto,

Gli enti locali in dissesto finanziario, predissesto o deficit strutturale avranno tempo fino al 30 giugno per completare le assunzioni già autorizzate.

I candidati professionisti incontrano poi la proroga per tutto il 2023 delle regole pandemiche per lo svolgimento degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle professioni o dei tirocini.

Una buona notizia arriva poi per i 43mila cittadini ancora in attesa dei “premi” del cashbak fermato dal governo Draghi a metà 2021. Per loro sono disposti i rimborsi da parte di PagoPa direttamente sul conto corrente, chiudendo il ricco contenzioso fiorito dopo lo stop prematuro dal concorso ideato dal governo Conte. Il Milleproroghe stanzia infatti 700mila euro e autorizza la Consap e PagoPa a procedere all’accredito diretto delle somme sul conto corrente degli interessati, che avranno tempo fino al 31 luglio per comunicare Iban e dati finanziari corretti.

Per gestire un altro fronte di contenziosi, quelli relativi al Fondo risparmiatori, si allunga a tutto l’anno l’attività della segreteria tecnica di Consap che supporta la Commissione tecnica sugli indennizzi ai truffati delle banche.

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