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Mobilità, spese per l'auto 4 volte quelle per i trasporti pubblici: ecco cosa comporta

di Maria Chiara Voci

Ogni anno, per i propri spostamenti individuali in autovettura, le famiglie italiane spendono in media (complessivamente) 163 miliardi di euro: una cifra a cui si arriva moltiplicando 38 milioni di autoveicoli (il dato del parco mezzi circolante al 2016) per un costo medio annuale di 4.280 euro a vettura. Alla quota di ammortamento di un'utilitaria o poco più (1.200 euro circa calcolato su un orizzonte di 15 anni) vanno aggiunte, infatti, le spese per l'assicurazione (800 euro), la tassa di possesso (250 euro), i costi di carburante (1.114 euro), la manutenzione (500 euro), il parcheggio (200 euro), i pedaggi (164 euro) e le eventuali multe e contravvenzioni (52 euro).

Passiamo al trasporto pubblico. L'ammontare medio dei trasferimenti alle Regioni per la gestione del tpl (autobus urbano ed extraurbano, metropolitane e treni regionali) più le tariffe pagate dagli utenti vale - secondo i dati dell'ultimo conto nazionale sui trasporti su gomma e ferro - circa 40 miliardi. Una cifra di molto inferiore alla spesa sostenuta per la mobilità individuale e che si è notevolmente abbassata negli ultimi anni, a fronte dei tagli dovuti alla crisi economica.

«Uno squilibrio che deve far riflettere - commenta Agostino Cappelli, docente di Trasporti allo Iuav di Venezia e autore di una ricerca che sarà presentata oggi in anteprima durante i lavori di Urbanpromo Green , una due giorni dedicata alla sostenibilità che si svolgerà fino a domani a Palazzo Badoer a Venezia e che rappresenta una nuova declinazione dell'ormai storico evento in programma a novembre a Milano, dedicato alla riflessione sullo sviluppo del territorio e organizzato dall'Istituto nazionale di urbanistica con Urbit.

«Quando si parla di sostenibilità del trasporto - prosegue Cappelli - si pensa, in genere, agli investimenti da affrontare per rendere più "verdi" i veicoli, per migliorare le emissioni ambientali o per incrementare l'efficienza complessiva del sistema. Pochi, invece, riflettono e si confrontano sul piano dell'impatto economico che la spesa per il trasporto privato ha sulla società e sul welfare collettivo».
Solo in Veneto circolano 3 milioni di autovetture per una spesa totale annua di circa 16 miliardi. Risparmiare anche solo il 10% dei costi deputati alla voce trasporto privato significherebbe mettere da parte risorse per circa 1,6 miliardi. «Una cifra - prosegue Cappelli - che oggi viene sottratta ad altre priorità. Come un maggiore investimento sulla salute, sulla cultura, sulla formazione o sullo svago. A farne le spese è l'intera collettività e il benessere di tutti». Dal punto di vista pratico la riflessione è che occorrerebbe investire meno sulla realizzazione di nuove infrastrutture viarie e di più sul tpl, sulla sicurezza di autobus e stazioni e sulle forme di mobilità condivisa. «Fra queste - conclude Cappelli - è incluso il car sharing, che sta conquistando successi nelle grandi città, ma che purtroppo non risponde ai bisogni delle aree periferiche».

Il tema della mobilità è solo uno dei filoni che saranno al centro dell'appuntamento di Venezia. In tutto sono 24 i mini-convegni ospitati alla prima edizione di Urbanpromo green: fra gli altri temi, spiccano una rassegna sulle sperimentazioni e realizzazioni in tema di resilienza e adattamento climatico nelle città, la presentazione di diverse esperienze delle ciclovie e dei cammini, la riflessione sulle opportunità offerte dall'acqua (quindi da elementi come i fiumi e i waterfront), i focus sugli sviluppi del mercato del legno e sull'agricoltura urbana. L'appuntamento con i prossimi eventi di Urbanpromo è a Torino, il 5 e 6 ottobre, con l'evento dedicato al social housing e a Milano il 21 e 24 novembre con la riflessione più generale e nazionale sui progetti di trasformazione del territorio nel sistema Paese.

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