Progettazione

Monitoraggio dei ponti da affidare con gara: no dell'Anac al "finto" accordo tra Pa

Esposto dell'Oice: ritenuta elusiva del mercato la convenzione tra Provincia di Verona e due università per il servizio di controllo dei viadotti

di Mauro Salerno

Stop ai finti accordi tra Pa allo scopo di aggirare il mercato. La stazione appaltante non può affidare servizi di ingegneria e architettura utilizzando le convenzioni tra pubbliche amministrazioni al fine di aggirare la libera concorrenza ed evitare la selezione di operatori sul mercato tramite gara. Il nuovo alt arriva dall'Anac, con la delibera n.179 del 3 maggio 2023 relativa al protocollo di intesa tra Provincia di Verona e Università di Padova e Università di Brescia per lo svolgimento di attività di controllo e monitoraggio di ponti e viadotti.

Il procedimento dell'Autorità ha preso il via da un esposto dell'Oice (Associazione delle organizzazioni di ingegneria architettura e consulenza tecnica ed economica) che ha segnalato varie criticità. L'Autorità ha avviato il procedimento contestando all'amministrazione il ricorso elusivo all'istituto dell'accordo convenzionale per l'affidamento dei servizi tecnici.

L' Autorità ricorda che l'accordo di collaborazione tra enti pubblici è previsto dall'articolo 15 della legge n.241/1990 in caso di svolgimento di attività di interesse comune. Tuttavia, data la natura pubblicistica degli enti di riferimento, sono sorte perplessità in merito all'effettivo esercizio in comune delle attività e in merito alla previsione di un compenso. In particolare, ha evidenziato l'Autorità, la «scansione dei ponti», ossia il rilievo operato con laser scanner o termo scanner o strumenti simili, e l'esecuzione di prelievi e prove di laboratorio sui materiali da costruzione sono a tutti gli effetti servizi di ingegneria e architettura e in quanto tali non possono essere affidati con procedure diverse da quelle previste dal Codice appalti.

In particolare l'Autorità rileva che nel caso in questione, manca innanzitutto il requisito dell'interesse pubblico comune a entrambe le amministrazioni. Le attività sulla gestione e il monitoraggio di ponti e viadotti sarebbero di interesse della Provincia, non dell'Università. Altre criticità sono state individuate poi nel fatto che la convenzione non avrebbe ad oggetto lo svolgimento di un'attività comune con collaborazione e divisione di compiti, ma il semplice affidamento di un servizio da parte della Provincia n ei confronti delle università. Agli occhi dell'Anac suscita perplessità anche la possibilità per le università di avvalersi di collaboratori esterni. L'Autorità non nasconde che a fronte del corrispettivo previsto (760mila euro) è possibile riconoscere un risparmio di costi a favoe della Provincia. In ogni non si tratterebbe comunque di un incarico gratuito e anche le modalità di pagamento (50% anticipato alla stipula del contratto) farebbero cadere l'ipotesi di un semplice rimborso spese.

Di qui la bocciatura dell'accordo ritenuto «elusivo» delle regole di «affidamento degli appalti di servizi che dovrebbero essere oggetto di procedure ad evidenza pubblica».

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