Fisco e contabilità

Nuova finestra per lo Sblocca-debiti della Pa, riparte la piattaforma: richieste dal 21 settembre

Riattivata fino al 9 ottobre la funzione per predisporre la dichiarazione necessaria alla domanda di anticipazione di liquidità

di Daniela Casciola

Riaperta da oggi sulla piattaforma dei crediti commerciali la funzione per la predisposizione della dichiarazione necessaria per la richiesta di anticipazione di liquidità per la quale l'articolo 55 del Dl Agosto (104/2020) ha concesso una nuova finestra agli enti che non l'hanno già ottenuta entro il 24 luglio 2020. La segnalazione arriva dalla stessa Piattaforma dei crediti commerciali.

La presentazione della domanda a Cdp potrà avvenire con deliberazione della giunta dal 21 settembre e fino al 9 ottobre e infatti la funzione - che è riservata agli utenti della piattaforma, con il ruolo di responsabile dell'amministrazione debitrice di Comuni, Province, città metropolitane, comunità montane, comunità isolane e unioni di comuni - sarà disponibile fino al 9 ottobre.

Restano applicabili tutte le regole stabilite dal decreto Rilancio e quindi, anche le anticipazioni di liquidità richieste tra il 20 settembre 2020 e il 9 ottobre 2020 saranno restituite con un piano di ammortamento di durata massima trentennale e il tasso di interesse resta fissato al 1,226%.

Le anticipazioni saranno richieste a valere sulle risorse residue della prima Sezione del «Fondo di liquidità per il pagamento dei debiti commerciali degli enti territoriali» istituito all'articolo 115 del decreto Rilancio (34/2020), con una dotazione di 12 miliardi, 8 dei quali destinati alla prima Sezione.

Come sottolinea Ifel, nella nota del 14 settembre, non ci sono dati ufficiali sull'ammontare delle risorse utilizzate al 24 luglio, data entro la quale le anticipazioni di liquidità sono state concesse agli enti richiedenti, ma si ritiene che l'importo residuo sia di ammontare rilevante. «Nell'ipotesi che nella prima tornata siano state richieste anticipazioni per complessivi 2 miliardi - ossia il doppio dell'importo diffuso dai media - gli enti locali avranno la possibilità di accedere potenzialmente a ben 10 miliardi di euro, considerata la possibilità di variazioni compensative previste sia all'interno della prima Sezione del Fondo che tra la prima e la seconda Sezione (rispettivamente, art.116 co. 4 e art. 115 co.1 del D.L. n. 34/2020)», si legge nella nota.

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