Appalti

Nuovo codice, pubblicate le regole tecniche per e-procurement

Il 1° giugno l'Agenzia per l'Italia digitale ha reso noto il testo alla base dell'«ecosistema digitale» per l'approvvigionamento della Pa previsto dal nuovo codice per i contratti pubblici (articolo 22)

di Alessandro Mastromatteo e Benedetto Santacroce

Pubblicate le regole tecniche per le piattaforme di approvvigionamento digitale. Con determinazione n.137 del 1° giugno 2023, Agid, d'intesa con Anac e Presidenza del Consiglio dei ministri - dipartimento per la Trasformazione digitale, ha così definito i requisiti tecnici e le modalità di certificazione delle piattaforme di approvvigionamento digitale, in base all'articolo 26 del Codice appalti (Dlgs 36 del 2023). Il provvedimento definisce i requisiti tecnici delle piattaforme, la loro conformità all'articolo 22, comma 2 del Codice, stabilendo inoltre le modalità per la certificazione ai fini dell'integrazione con la banca dati Anac.

Le regole tecniche sono adottate in attuazione di quanto disposto dal Codice in tema di digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici: l'obiettivo perseguito è quello di ridurre i tempi di gara, semplificare le procedure e ridurre i contenziosi, contribuendo a migliorare l'efficienza amministrativa complessiva e gli oneri amministrativi a carico delle imprese favorendo una più ampia partecipazione delle stesse. Le stazioni appaltati sono chiamate a utilizzare le piattaforme di approvvigionamento digitale per svolgere le procedure di affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici: se non sono dotate di una propria piattaforma, devono comunque avvalersi delle piattaforme messe a disposizione da altre stazioni appaltanti o enti concedenti, da centrali di committenza o da soggetti aggregatori, da regioni o province autonome che a loro volta possono ricorrere a un gestore del sistema che garantisce il funzionamento e la sicurezza della piattaforma.

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