Nuovo codice, onorari su del 10% per i progetti in Bim (con bonus anche per i tecnici Pa)
Spalmati anche tra Pfte e esecutivo i compensi previsti per la progettazione definitiva cancellata dalla riforma. Incentivo 2% più ricco del 15% con «gestione informatica dell'appalto»
La spinta sulla digitalizzazione promessa dal nuovo codice appalti porta in dote un doppio bonus per i professionisti impegnati nella realizzazione di progetti messi a punto con soluzioni di «Building information modeling», l'ormai famoso Bim.
Per i professionisti esterni alle Pa la novità è contenuta nell'l'allegato «I 13», aggiunto in corsa al testo prima dell'approvazione finale, con l'indicazione dei parametri necessari a stabilire gli importi da porre a base delle gare di progettazione (direzione lavori e altri servizi professionali), che altrimenti avrebbe creato un "buco" non da poco nell'impianto normativo del Dlgs 36/2023. Per i tecnici della Pa, invece il bonus legato al Bim è inserito direttamente nel testo del decreto, nell'articolo (45, comma 4) che regola l'erogazione degli incentivi per le funzioni svolte in house.
Aumento del 10% per i progetti in Bim
La novità di maggiore impatto è sicuramente quella contenuta nell'allegato «I 13». Qui si stabilisce l'utilizzo delle tecniche Bim deve essere "premiato" con un aumento del 10% degli onorari previsti per le attività professionali. «In seguito alla determinazione dell'importo da porre a base di gara, relativamente agli appalti per cui è obbligatoria l'adozione di metodologia Building information modeling (Bim) - si legge nell'allegato - , dovrà applicarsi un incremento percentuale pari al 10 per cento sul complessivo di calcolo degli onorari e prima dell'applicazione della percentuale relativa alle spese e oneri accessori, che sono calcolate anche sull'incremento percentuale Bim». L'incremento, si spiega sempre nell'allegato «deve essere applicato a tutti i servizi e a tutte le prestazioni oggetto di affidamento».
Ricordiamo che dal primo gennaio 2025 l'obbligo di adottare soluzioni Bim sarà esteso alla progettazione di tutte le opere di importo superiore al milione di euro. Una spesa in più per le stazioni appaltanti e che avrà un impatto, seppure limitato, sul costo delle opere.
Per i progettisti si tratta di soldi ben spesi. «Tutti gli studi internazionali dimostrano che l'utilizzo di tecniche di modellazione elettronica consentono risparmi in fase di gestione e manutenzione delle opere molto superiori ai maggiori costi sopportati in fase di produzione», dice ad esempio Sandro Catta, consigliere del Cni. Non tutti però hanno condiviso questa scelta e c'è chi ad esempio segnala che quando si è passati dal "lucido" al "cad" non ci sono stati aumenti di tariffa professionale. Perché, anche con il Bim, l'aggravio di costi dovrebbe essere compensato dal recupero di efficienza.
Altra puntualizzazione importante contenuta nell'allegato è il criterio di ripartizione tra progetto di fattibilità e tecnico-economica e progetto esecutivo degli importi attualmente previsti per il progetto definitivo, cancellato dal riordino della progettazione effettuato dal nuovo codice. L'addio al progetto definitivo avrebbe allora rischiato di comportare una netta decurtazione di fatturato per i professionisti, che con l'allegato aggiunto in extremis, sono riusciti a recuperare anche gli onorari prima legati a questa attività «spalmandoli» in qualche modo tra Pfte e esecutivo.
Per i tecnici Pa incentivo più ricco del 15%
L'uso estensivo di soluzioni Bim porterà in dote un bonus anche per i tecnici interni alle amministrazioni. Qui si tratta in realtà di un aumento della capienza degli incentivi del 2% già previsti per le funzioni tecniche svolte all'interno degli enti. La novità è contenuta all'interno dell'articolo 45 del codice, dove si chiarisce che «per le amministrazioni che adottano i metodi e gli strumenti digitali per la gestione informativa dell'appalto» (il Bim) viene aumentato del 15% il tetto massimo dell'incentivo riconoscibile ai dipendenti, tenendo conto che la soglia altrimenti sarebbe quella del «trattamento economico complessivo annuo lordo». In caso di progetti fatti in casa con soluzioni Bim, dunque, il valore dell'incentivo potrà anche essere superiore del 15% all'importo dello stipendio annuo lordo percepito dal tecnico dipendente.