Appalti

Nuovo codice, task force al Mims per «asciugare» la bozza del Consiglio di Stato

I nomi dei sette esperti che aiuteranno l'Ufficio legislativo del ministero a semplificare la bozza da portare in Consiglio dei ministri a dicembre

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di Mauro Salerno

«Ridurre almeno della metà» il testo della bozza del codice appalti consegnata dal Consiglio di Stato. A svolgere il compito annunciato ieri del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini dal palco dell'assemblea di Assoimmobiliare sarà una task force di esperti che lavorerà in seno all'ufficio legislativo di Porta Pia.

Il «gruppo di lavoro» è già stato nominato e include personalità interne alla pubblica amministrazione insieme a professionisti del mondo privato.

A comporre il team sono Anna Corrado, magistrato amministrativo in forza al Tar Campania; Maurizio Michelini, presidente dell'ordine degli ingegneri di Genova; Massimo Sessa, presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici; Fulvio Maria Soccodato, dirigente Anas; Veronica Vecchi, presidente della società Infrastrutture Milano-Cortina e «Associate professor» alla Sda Bocconi; gli avvocati Paolo Clarizia e Marco Giustiniani.

Il provvedimento di nomina della commissione chiarisce che su indicazione di Salvini, il gruppo di lavoro, presieduto dal capo dell'ufficio legislativo del ministero delle Infrastrutture, avrà il compito di fornire «supporto giuridico, amministrativo e tecnico» per arrivare alla definizione di una nuova bozza «nell'ottica della massima semplificazione e snellimento in vista dell'imminente esame dello stesso da parte del Consiglio dei ministri». Esame che lo stesso ministro ha messo in calendario per i primi giorni di dicembre, dunque tra meno di un mese. Compito non proprio agevole, dunque, per il quale i componenti della commissione non percepiranno alcun compenso, neppure sotto forma di gettoni di presenza o di rimborsi spesa.

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