Fisco e contabilità

Nuovo formato elettronico per l'invio delle delibere al Mef, l'obbligo per gli enti locali scatta dal 2022

Fanno eccezione le delibere relative all'addizionale comunale all'Irpef

di Federico Gavioli

Il ministero delle Finanze, Dipartimento delle Finanze, con la risoluzione 21 settembre 2021 n. 7/DF, fornisce alcuni chiarimenti relativamente al decreto dello stesso ministero, del 20 luglio scorso, relativo all'approvazione delle specifiche tecniche del formato elettronico per l'invio telematico delle delibere regolamentari e tariffarie inerenti le entrate tributarie dei Comuni, delle Province e delle città metropolitane.

L'intervento dei tecnici del ministero è dovuto a una serie di quesiti pervenuti, inerenti la decorrenza dell'obbligo di utilizzare, ai fini dell'invio telematico al Mef, le delibere regolamentari e tariffarie relative alle citate entrate tributarie.

Il decreto Mef 20 luglio 2021 stabilisce che, per consentire il prelievo automatizzato delle informazioni utili per l'assolvimento degli adempimenti relativi al pagamento dei tributi, l'invio telematico tramite il Portale del federalismo fiscale delle delibere regolamentari e tariffarie relative alle entrate degli enti locali , deve avvenire con formato elettronico nel rispetto delle specifiche tecniche (Allegato A). Fanno eccezione le delibere relative all'addizionale comunale all'Irpef, per le quali, fermo restando l'obbligo di trasmissione, la pubblicazione sul sito internet continua ad avere a oggetto i soli dati rilevanti ai fini dell'applicazione dell'imposta.

Il Mef, con la risoluzione in commento, chiarisce che poiché al momento dell'entrata in vigore del decreto 20 luglio 2021, l'attività di trasmissione degli atti relativi all'anno d'imposta 2021 era già ampiamente avviata, l'obbligo di trasmettere le delibere e i regolamenti nel formato elettronico definito deve ritenersi in vigore a decorrere dall'anno d'imposta 2022, vale a dire con riferimento agli atti adottati dagli enti locali per le annualità dal 2022 in poi. Nessun ulteriore onere grava, pertanto, in capo ai Comuni, alle Province e alle città metropolitane che hanno già eseguito la trasmissione degli atti concernenti l'anno 2021, né, del resto, per ragioni di uniformità, al rispetto delle specifiche tecniche del formato elettronico, afferma la risoluzione del Mef, sono tenuti gli enti che devono ancora provvedere a tale adempimento.

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