Appalti

Obblighi di servizio pubblico e compensazioni da definire in dettaglio nel contratto

In molti ambiti sono definiti dalla normativa di settore o dagli interventi delle autorità di regolazione

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di Alberto Barbiero

Gli enti di governo degli ambiti territoriali ottimali e gli enti locali che affidano un servizio pubblico locale di rilevanza economica devono porre particolare attenzione nell'individuazione e nella relativa definizione nei contratti con i gestori degli obblighi di servizio pubblico.

L'articolo 12 del Dlgs 201/2022 richiede alle amministrazioni di verificare se la prestazione del servizio possa essere assicurata attraverso l'imposizione di obblighi di servizio pubblico a carico del soggetto affidatario. Tali obblighi sono definiti o individuati dagli enti affidanti al fine di garantire la prestazione di servizi economici di interesse generale che un operatore, ove considerasse il proprio interesse commerciale, non si assumerebbe o non si assumerebbe nella stessa misura o alle stesse condizioni senza compenso.

In questa tipologia di obblighi rientrano soprattutto le prestazioni richieste dalle amministrazioni per garantire l'universalità e la socialità del servizio, garantendo lo sviluppo delle attività a favore di particolari tipologie di utenti deboli, in fasce temporali con minore tasso di utilizzo o in rapporto a particolari condizioni di esecuzione.

Specifici obblighi di servizio pubblico possono derivare, ad esempio, dalla richiesta di un'amministrazione locale all'affidatario di consentire nell'impianto sportivo del quale gli è stata affidata la gestione lo sviluppo di attività da parte di determinati soggetti istituzionali, a tariffe calmierate.

Gli obblighi di servizio pubblico devono emergere già nell'istruttoria relativa all'istituzione dei servizi (prevista dall'articolo 10 del decreto) e in molti ambiti (ad esempio, trasporto pubblico locale) sono definiti dalla normativa di settore (spesso in termini generali) o dagli interventi delle autorità di regolazione.

L'individuazione di tali particolari prestazioni condizionate comporta la definizione di adeguate compensazioni economiche, che devono essere modulate nel rispetto dei parametri definiti dal diritto dell'Unione europea, sanciti nella decisione della Commissione del 20 dicembre 2011, a sua volta recettiva delle condizioni specificate dalla sentenza Altmark nel 2003.

La compensazione di un obbligo di servizio pubblico è adeguata e non costituisce aiuto di Stato se gli obblighi stessi sono definiti contrattualmente in modo chiaro, i parametri in base ai quali è stata calcolata sono stati previamente definiti in modo obiettivo e trasparente, essa non deve eccedere quanto necessario per coprire integralmente o parzialmente i costi originati dall'adempimento degli obblighi (tenendo conto dei relativi introiti e di un ragionevole margine di profitto) e (soprattutto per gli affidamenti in house) il livello della stessa è determinato sulla base di un'analisi dei costi che sopporterebbe un'impresa media, gestita in modo efficiente e adeguatamente dotata dei mezzi necessari.

Il contratto di servizio è lo strumento con il quale è effettuata la definizione di dettaglio sia degli obblighi di servizio pubblico sia delle relative compensazioni, che devono peraltro essere raccordate al sistema di remunerazione generale del servizio pubblico affidato.

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