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Oice: nell'ultimo trimestre 80 gare Pnrr per servizi tecnici per un valore di 185 milioni

Scicolone: adesso bisogna accelerare. Bene la richiesta di supporti esterni: il project management delle procedure sarà decisivo

di Al. Le.

Nell'ultimo trimestre 2021 sono state rilevate dall'Ufficio studi dell'Oice 80 gare per affidamenti di servizi tecnici e di supporto alle stazioni appaltanti e ad appalti di servizi con lavori (appalti integrati) per un valore di 185 milioni, di cui 119,5 relativi alla sola progettazione (valore calcolato considerando la quota parte di progettazione negli appalti integrati e la quota di progettazione affidata unitamente alla direzione dei lavori).

Sono questi i dati diffusi dall'Associazione delle società di ingegneria, architettura aderente a Confindustria, che ha esaminato i bandi e avvisi di gara emessi fra ottobre e dicembre 2021 per servizi tecnici (ingegneria e architettura) che riguardano il PNRR e il PNC (Piano nazionale complementare).

Una forte accelerazione è stata registrata a dicembre con 67 gare. L'affidamento di queste attività è propedeutico alla successiva realizzazione di lavori per un importo pari a 4,2 miliardi. Di queste 80 gare circa 60 hanno importi superiori a 139.000, soglia al di sotto della quale si può procedere con affidamenti diretti in virtù della norma del decreto 77/2021, molto criticata dall'Oice per la riduzione delle tutele di trasparenza e concorrenza e perché non tutela sotto il profilo qualitativo progettuale come invece accade con il confronto concorrenziale.
Il Presidente Oice, Gabriele Scicolone commenta così i dati: «La sfida del PNRR coinvolge per primi i progettisti e siamo ovviamente pronti a coglierla e a fare di tutto per rispettare i tempi. Ma per progettare bisogna prima fare le gare di affidamento e, sotto questo aspetto, a ottobre e novembre eravamo molto preoccupati per le pochissime gare emesse, in tutto 16. Poi a dicembre la situazione è migliorata con 67 gare emesse. Occorre però fare presto e il 2022 deve diventare l'anno delle gare se si vuole poi avere il tempo di progettare e di realizzare le opere. Sulle tempistiche, i nostri dati ci dicono che, nei casi migliori, quando una gara di progettazione viene fatta speditamente, si arriva a stipulare il contratto in circa 6/7 mesi dalla pubblicazione del bando, salvo contenziosi, ovviamente; poi il progetto va fatto, approvato e messo a base di gara per affidare alle imprese i lavori, che poi andranno collaudati. A questo punto cinque anni potranno essere sufficienti per certe opere, come le scuole, le case della salute e, probabilmente, in molti progetti di "qualità dell'abitare", ma per opere complesse o in caso di contenziosi in una delle due procedure di gara il rischio di sforare non è irrilevante. Dovrebbe essere resa obbligatoria la durata di due o quattro mesi delle gare, come già previsto dal decreto semplificazioni 76/2020, ma misura spesso disattesa dalle stazioni appaltanti perché non vi è sanzioni. I cosiddetti tempi di attraversamento pesano oltre il 40% del totale dell'iter di realizzazione di un'opera. Siamo quindi all'inizio ed è molto probabile che il 2022 sia l'anno di una forte accelerazione anche perché se no l'impegno dei fondi (derivante dall'approvazione dei progetti e dall'avvio della gara entro il 2023) difficilmente potrà essere realizzato».

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