Amministratori

Pa digitale, il decreto Semplificazioni accelera su Spid e accesso ai servizi

Numerose modifiche al codice dell'amministrazione digitale (Dlgs 82/2005) dirette a rimodulare i rapporti tra utenti e pubblica amministrazione

di Andrea Alberto Moramarco

Cittadinanza digitale e accesso ai servizi della pubblica amministrazione in modalità digitale. Sono due punti fondamentali al centro del decreto semplificazioni, approvato «salvo intese» in Consiglio dei Ministri nella notte tra lunedì e martedì scorsi. Uno dei quattro capitoli di cui si compone il testo del provvedimento è, infatti, dedicato all'accelerazione digitale della pubblica amministrazione e contiene diversi articoli che introducono misure volte a semplificare e agevolare la diffusione di una vera e propria «amministrazione digitale».
L'obiettivo dichiarato dal Governo è quello di favorire l'accesso ai servizi in rete della pubblica amministrazione da parte di imprese e cittadini e l'esercizio effettivo del diritto all'uso tecnologie digitali. Nel concreto, la finalità viene perseguita attraverso numerosissime modifiche al Codice dell'Amministrazione digitale (Dlgs 82/2005) dirette a rimodulare i rapporti tra utenti e pubblica amministrazione e a far diventare quella digitale la modalità normale di interlocuzione tra uffici pubblici e cittadini e imprese.

Al centro di questa ampia e ambiziosa opera di restyling normativo ci sono, per l'appunto, due elementi cardine: identità digitale e accesso ai servizi digitali. Nello specifico si prevede che l'accesso a tutti i servizi digitali della pubblica amministrazione avvenga tramite Spid (Sistema pubblico di identità digitale), Cie (Carta d'identità digitale) e tramite App IO (La App dei servizi pubblici) su smartphone. Tramite tale App si potranno poi inviare direttamente autocertificazioni, istanze e dichiarazioni di ogni tipo. Tutti i servizi pubblici, pertanto, saranno fruibili anche con il telefonino, essendovi un obbligo per tutte le amministrazioni di offrire i propri servizi anche in modalità digitale e su mobile. Le pubbliche amministrazioni avranno tempo fino al 28 febbraio 2021 per provvedere ad adeguarsi alle nuove modalità di accesso ai servizi.

Sempre nell'ottica di agevolare la digitalizzazione, si prevede che la verifica dell'identità digitale con Spid e Cie sostituisca l'esibizione o la trasmissione di copia del un documento di identità in tutti i casi in cui è richiesta. Per agevolare poi la nuova modalità digitale di interlocuzione con gli uffici pubblici, è prevista anche la possibilità di richiedere il rilascio della nuova carta d'identità digitale 180 giorni prima della scadenza della vecchia carta d'identità cartacea. Alle disposizioni per i cittadini si affianca, inoltre, la previsione del domicilio digitale per i professionisti, anche se non iscritti ad albi.
Altre importanti novità sono la creazione di una piattaforma unica di notifica digitale di tutti gli atti della pubblica amministrazione e via Pec degli atti giudiziari; la semplificazione della firma elettronica avanzata; la semplificazione delle procedure per la conservazione dei documenti informatici e il rilascio delle identità digitali Spid.

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