Il CommentoPersonale

Pa, finalmente si parla di formazione

di Antonio Giannelli (*)

Leggendo l'articolo di Francesco Verbaro sulla formazione nella Pubblica amministrazione, pubblicato il 31 maggio su NT+ Enti locali & edilizia, vi è stata la sensazione che finalmente in Italia siano maturi i tempi per un serio dibattito sull'argomento. Il Sinpref, sindacato maggiormente rappresentativo della carriera prefettizia che ho l'onore di presiedere, in anticipo sui tempi già da prima della crisi pandemica ha posto al centro di molte battaglie la formazione, in primo luogo evidenziando la progressiva marginalizzazione di tale aspetto della vita professionale del personale dell'amministrazione civile dell'Interno.

Di ciò ne è stato simbolo la chiusura della Scuola Superiore dell'Amministrazione Civile dell'Interno (Ssai), il cui primo direttore è stato il compianto Prefetto Carlo Mosca, facendo perdere ai dirigenti prefettizi quello che negli anni si era affermato come punto di riferimento per la formazione specializzata, centro d'eccellenza travolto da interventi di spending review forse non troppo lungimiranti: la formazione del personale non è né un optional e né una faccenda da sbrigare frettolosamente, bensì è uno degli architravi su cui costruire una Pa efficiente e al passo con le evoluzioni sociali. Negli anni l'aggiornamento professionale dei dirigenti prefettizi è stato sostanzialmente lasciato alla buona volontà del singolo, nonché alla capacità di ritagliare del tempo tra le varie esigenze degli uffici.

Adesso, nel clima di rinnovamento che coinvolge la nostra collettività, è indispensabile non perdere l'occasione per una profonda inversione di rotta. Sembra che i tragici eventi che ci hanno colpiti hanno finalmente scardinato l'idea di una Pa freno dello sviluppo, affermando invece la convinzione che il motore della ripresa non può che essere un apparato pubblico all'avanguardia, che sappia guidare la ripartenza del Paese. Per far sì che ciò accada, non si potrà prescindere da una formazione effettivamente qualificante, che venga disciplinata e diretta dal centro di ogni singola amministrazione, prevedendo percorsi personalizzati in base alle funzioni svolte dal singolo dipendente nonché in base al percorso svolto durante la carriera.

Ancor di più, sarà essenziale garantire la possibilità di partecipare ai momenti formativi, puntando a un effettivo incremento di conoscenze e competenze del personale, portando a compimento i percorsi di reskilling e upskilling già citati su queste pagine e purtroppo sino ad ora considerati concetti lontani dal mondo dell'impiego pubblico, eppure mai estraneo alle migliori realtà private.

Bisogna sottolineare che, dopo anni di disinteresse, attualmente il dibattito politico sembra voler finalmente affrontare il tema in esame con un approccio moderno, non rimanendoci che sperare che le intenzioni da più parti esplicitate possano tradursi in realtà, per il bene dell'Italia tutta: una Pa efficiente non si tramuta solo in maggior livello produttivo del sistema-Paese, ma anche, e soprattutto, nella possibilità per ogni cittadino di poter contare su di una Amministrazione efficiente e al passo con i tempi.

(*) Presidente Sinpref