Fisco e contabilità

Pagamenti Pa, oltre al valore conta il numero delle fatture liquidate – Le istruzioni della Ragioneria generale

Per il Pnrr, Pa tenute ad assicurare parità di trattamento dei fornitori

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di Patrizia Ruffini

Le amministrazioni pubbliche devono evitare di pagare prioritariamente le fatture di importo elevato e i revisori devono assicurare controlli costanti, il cui esito va verbalizzato. Sono due punti salienti della circolare n. 17 della Ragioneria generale dello Stato, pubblicata ieri, che prende le mosse da una duplice preoccupazione. Da un lato, infatti, il nostro Paese deve assicurare il rispetto dei tempi nell'ambito dei monitoraggi semestrali conseguenti alla procedura d'infrazione Ue n. 2014/2143. Poi c'è il Piano nazionale di ripresa e resilienza dell'Italia, il quale prevede il raggiungimento del rispetto dei tempi di pagamento entro il quarto trimestre 2023, con conferma nel 2024.

É proprio in relazione al Pnrr che la Ragioneria si spinge con raccomandazioni operative. Innanzitutto ricorda che la valutazione del raggiungimento degli obiettivi della riforma abilitante del Pnrr sarà effettuata con riferimento sia all'indicatore del tempo medio di pagamento sia all'indicatore del tempo medio di ritardo. Considerando, poi, che la scadenza dei termini di pagamento è fissata in via ordinaria in 30 giorni (a eccezione del comparto sanitario), l'eventuale estensione dei tempi oltre tale termine, fino ad un massimo di 60 giorni (non oltre), deve essere puntualmente giustificata, con prova per iscritto della clausola relativa al termine, in ragione della particolare «natura del contratto» o di «talune sue caratteristiche», come prescritto dalla legge. Un aspetto rilevante tocca gli indicatori stabiliti dalla Commissione europea in sede di monitoraggio della riforma. Essi saranno costituiti dalla media, ponderata con gli importi delle fatture pagate, dei tempi di pagamento e di ritardo delle pubbliche amministrazioni. Viene, però, chiesta un'ulteriore condizione: occorre che non risultino inferiori alla media semplice di oltre 20 giorni (30 per sanità) nel 2023 e 15 giorni (20 per sanità) nel 2024. In caso contrario, per monitorare il conseguimento del target prefissato verrebbe utilizzata la media semplice. Pertanto, è opportuno - ricorda la Ragioneria - che le pubbliche amministrazioni adottino, nella programmazione dei pagamenti, criteri che assicurino parità di trattamento dei fornitori, atteso che eventuali dinamiche di pagamento che favoriscano prioritariamente il pagamento di fatture di importo più elevato potrebbero incidere sulla scelta dell'indicatore valido per il monitoraggio della riforma.

La circolare offre anche tutti i chiarimenti utili sul fondo garanzia debiti commerciali. Il fondo va calcolato, applicando percentuali crescenti a seconda del ritardo, sulla spesa per beni e servizi dalla quale vanno escluse le spese finanziate da risorse vincolate. Per l'individuazione di tali spese vincolate, gli enti territoriali possono far riferimento alle spese che, quando non sono impegnate confluiscono nell'allegato a/2 al risultato di amministrazione (riferito proprio alle risorse vincolate).

Inoltre è confermato che il Fgdc accantonato nel risultato di amministrazione a rendiconto è costituito dalla sommatoria dell'ammontare definitivo degli accantonamenti al Fgdc stanziati nel bilancio di previsione degli esercizi precedenti e nel bilancio di previsione dell'esercizio cui il rendiconto si riferisce. Solo nell'esercizio in cui l'ente rileva, in relazione alle risultanze di quello precedente, il rispetto delle regole sui pagamenti, non viene effettuato l'accantonamento nel bilancio di previsione dell'esercizio in corso di gestione e, in sede di approvazione del rendiconto relativo all'esercizio precedente, è liberata la quota riferita al Fgdc accantonata del risultato di amministrazione.

Infine, via XX Settembre chiama richiama i controlli da parte dei revisori sul rispetto dei tempi di pagamento delle fatture commerciali, nonché sui relativi adempimenti di monitoraggio e l'esigenza di esporre le risultanze dei controlli nell'ambito delle verbalizzazione delle riunioni.

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