Pedemontana Piemontese, si lavora a un progetto per fine anno
Se tutto andrà come deve andare, l’opera sarà appaltata entro la fine del 2019, quindi fra poco meno di due anni e mezzo. Trattandosi della Pedemontana piemontese, però, il condizionale è d’obbligo.
L’idea – e la necessità – di un collegamento autostradale che rompesse l’isolamento infrastrutturale del Biellese, collegandolo all’asse della Torino-Milano (A4) risale a ben prima che vedesse la luce l’autostrada Voltri-Sempione (A26). Ironia della sorte, quel che rimane della Pedemontana sarà invece proprio l’interconnessione tra la Masserano-Ghemme – prosecuzione dell’attuale superstrada che va da Biella a Masserano – con la A26.
Il tratto in questione è, infatti, l’unico superstite del progetto complessivo, perché il cosiddetto “peduncolo” che avrebbe dovuto tagliare i tempi di percorrenza tra Biella e la Torino-Milano per lavoratori e imprese è finito vittima delle «dinamiche economiche», come ricordano dalla Regione Piemonte, che hanno provocato il «ancato equilibrio finanziario» e la necessità di rivedere il progetto e tracciato.
Attualmente è in fase di redazione «la progettazione definitiva dell’itinerario che si svilupperà da Masserano a Ghemme, a completamento della Biella-Masserano già esistente», spiegano dall’Anas. La sezione stradale verrà ridotta «dai 25 metri autostradali ai 22 metri, sempre con due carreggiate separate a due corsie, ognuna per un senso di marcia». L’investimento per i 14,7 km sarà «complessivamente di 204,7 milioni di euro», di cui 124,7 su fondi europei Sviluppo e ecoesione 2014-2020 assegnati alla Regione Piemonte. Gli altri 80 milioni si riferiscono al finanziamento statale legato alla legge 228/2012. Ora si sta procedendo con la la conferenza dei servizi e il cronoprogramma prevede che il progetto per il tratto Masserano-Ghemme «debba essere presentato per l’approvazione al Cipe entro il 31 dicembre di quest’anno» fanno sapere dalla Regione. Pena la revoca degli 80 milioni già finanziati.
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di Maria Adele Cerizza