Imprese

Per il maxi appalto Anas per la Telesina tre litiganti e nessun vincitore (ancora)

Il Tar Campania accoglie il ricorso contro Ghella e De Sanctis Costruzioni da parte di Consorzio Medil

di Massimo Frontera

Tre litiganti agguerriti ma nessun vincitore. Questo in sintesi il bilancio del primo round giudiziario del contenzioso promosso da Consorzio Medil, a capo del raggruppamento terzo classificato alla gara Anas da oltre 390 milioni per la realizzazione della quarta corsia della Telesina, in Campania. Al primo e al secondo posto si erano sono classificati i raggruppamenti guidati da De Sanctis Costruzioni e Ghella, entrambi esclusi in base alla sentenza del primo giudice.

Il Tar Campania, nella sentenza dello scorso 27 luglio, ha accolto alcuni motivi del ricorrente Consorzio Medil, il quale chiedeva l'annullamento dell'aggiudicazione ai concorrenti. Lo stesso Consorzio Medil è stato però "pizzicato" dal Tar, a seguito di un ricorso incidentale, per una omessa dichiarazione alla stazione appaltante, rilevante ai fini della possibile esclusione della gara. Va detto che le situazioni sono molto diverse tra i tre operatori. Infatti, accogliendo il ricorso di Consorzio Medil, il giudice di primo grado ha escluso dalla gara sia Ghella che De Sanctis Costruzioni. La posizione di Consorzio Medil è invece ancora sospesa. Dalla sentenza del Tar si ricava infatti che quest'ultimo ha taciuto alla stazione appaltante il fatto di essere stata esclusa da una precedente gara. La circostanza non comporta l'esclusione automatica ma si impone alla valutazione della stazione appaltante, la quale dovrà decidere se escludere l'impresa o, al contrario, affidargli l'appalto.

Il ricorso del Consorzio Medil
L'esclusione di entrambi i raggruppamenti dalla gara, deciso dal Tar, si deve a due circostanze. Prima di tutto il giudice di primo grado ha avvalorato l'ipotesi (documentata nella sentenza) che due concorrenti - il Consorzio Integra, alleato con De Sanctis Costruzioni, e Cmb, alleato con Ghella - fossero riconducibili a un «unico centro decisionale» (ex art. 80, comma 5, lett. m). «Nel caso di specie - conclude il Tar - rileva il Collegio che già in astratto sussistono indizi gravi precisi e concordanti sulla esistenza di una situazione di collegamento tra il Consorzio Integra e Cmb tali da far ritenere che le imprese sopra indicate facciano parte di un unico centro decisionale». Secondariamente, alcuni documenti - in particolare una Cila per il deposito delle terre di scavo - sarebbero stati riconosciuti illegittimi.

Il ricorso incidentale
Quanto al Consorzio Medil, come si diceva, i controricorrenti hanno segnalato che nella gara Anas l'operatore ha omesso di dichiarare di essere stato escluso da una precedente gara, incappando, ancora una volta, in uno dei casi previsti dall'articolo 80 (esattamente al comma 5 lettere "c", "c-bis" e "c-ter"). Peraltro, l'esclusione pregressa non denunciata si deve, come ha ricordato il Tar Campania , alla «violazione dell'art. 48, comma 7 del d.lgs. n. 50/2016, in quanto il Consorzio ricorrente ha indicato di concorrere per la gara in questione con altro concorrente che risultava a sua volta concorrente».

La decisione rimandata alla stazione appaltante
Il fatto nuovo emerso a carico del Consorzio Medil è fuori dalla sfera decisionale del giudice: è la stazione appaltante che deve decidere se la circostanza configura o meno un caso in cui si deve escludere l'operatore economico. E dal momento che questa valutazione non poteva essere stata fatta perché il fatto non è stato dichiarato in sede di gara, spetta ora all'Anas valutare il da farsi. «Dall'accoglimento dei ricorsi proposti dalla ricorrente - spiega la sentenza - non può di certo derivare l'automatica aggiudicazione della gara alla ricorrente medesima, in quanto la stazione appaltante dovrà valutare se la predetta omissione dichiarativa posta in essere dalla ricorrente stessa comporti l'esclusione anche di quest'ultima o, invece, sia irrilevante ai fini della partecipazione alla gara e della conseguente eventuale aggiudicazione». In conclusione, nessun vincitore, almeno per ora (e un quasi certo sequel in un'aula di tribunale).

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