Fisco e contabilità

Piano nazionale complementare, monitoraggio con la banca dati Pa

La Ragioneria generale dello Stato dettaglia i controlli sui 30.622,46 milioni di euro del Pnc

di Elena Brunetto e Patrizia Ruffini

In analogia a quanto attivato per il monitoraggio degli investimenti Pnrr, con la circolare n. 40/2022, la Ragioneria generale dello Stato dettaglia il monitoraggio dei 30.622,46 milioni di euro del Piano Nazionale Complementare (Pnc. La sua efficace e tempestiva attuazione richiede che siano garantite, da parte delle amministrazioni centrali, azioni di gestione e controllo degli investimenti, in grado di verificare il raggiungimento degli obiettivi entro le scadenze stabilite nel Dm Mef 15 luglio 2021.

Le Linee Guida, allegate alla circolare, sono rivolte alle amministrazioni centrali responsabili della verifica del raggiungimento, da parte dei soggetti attuatori, degli obiettivi previsti per i singoli investimenti, nonché del monitoraggio degli interventi e dei programmi e della verifica dell'alimentazione del sistema.

Nelle more della realizzazione di un sistema unico della Ragioneria generale dello Stato, il monitoraggio delle risorse del Pnc è effettuato dai soggetti attuatori tramite il sistema di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229 (Bdap/Mop), mentre per i programmi e gli interventi, previsti dal Pnc ma cofinanziati dal Pnrr, è utilizzato il sistema informatico Regis. A regime, l'avvio del nuovo sistema, attraverso il portale di monitoraggio del Pnrr (Regis), assicurerà, oltre al rispetto del principio di unicità dell'invio, il passaggio delle informazioni di Bdap/Mop senza oneri amministrativi aggiuntivi per gli utenti.

Sono da trasmettere al sistema le informazioni su investimenti per "opere e lavori pubblici", mentre quelle su investimenti per "acquisto di beni, servizi e forniture" laddove ammissibili, nonché "incentivi", sono raccolte in automatico dal sistema Mop attraverso l'interoperabilità con le altre banche dati di settore.

Nello specifico, le amministrazioni centrali accedono al sistema Bdap/Mop per verificare i dati di avanzamento finanziario, fisico e procedurale rispetto al cronoprogramma previsionale dei singoli interventi.

I soggetti attuatori sono tenuti ad inserire e trasmettere le informazioni accedendo al sistema Mop, attraverso le credenziali del referente unico Bdap per il monitoraggio del proprio ente. Il Soggetto titolare dell'intervento/Cup individua, infatti, un proprio Referente, quale responsabile della validazione e della trasmissione delle informazioni al MOP. Oltre a tale figura, necessaria, possono essere attivate utenze con un profilo "base", abilitate ad inserire le informazioni a sistema ma non a trasmetterle.

Per gli Enti rientranti in Siope+ il Mop integra in automatico i pagamenti; ciò richiede che l'ente riporti il Cup e il Cig nelle operazioni di pagamento connesse alla realizzazione dell'opera. Sono integrate in automatico anche le informazioni provenienti dal sistema della fattura elettronica. Per poter usufruire di quest'ultime informazioni precompilate, è necessario che la fattura riporti i codici Cup e Cig corretti. Occorre, pertanto, dare specifica indicazione alle imprese che emettono fattura ed assicurarsi che i codici riportati siano corretti. Si ricorda che, ai sensi dell'articolo 25 del Dl 66/2014, le pubbliche amministrazioni non possono procedere al pagamento delle fatture elettroniche che non riportano i codici Cig e Cup. Attraverso i dati rilevati da Siope+ sono compilati automaticamente gli «importi realizzati» del Piano dei costi, presente nella sezione finanziaria del Mop.

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