Piccole opere, progettazione e rigenerazione urbana: dalla manovra tripla spinta agli investimenti locali
La manovra di bilancio 2022 interviene sugli investimenti con tre leve
La manovra di bilancio 2022 interviene sugli investimenti con tre leve: finanziamento dei piccoli investimenti per la messa in sicurezza delle strade comunali, interventi sulla progettazione e rifinanziamento per la rigenerazione urbana.
Nel capitolo piccole opere saranno destinati ai Comuni 200 milioni di euro per l'anno 2022 e 100 milioni per l'anno 2023 da utilizzare per investimenti di manutenzione straordinaria delle strade comunali, dei marciapiedi e dell'arredo urbano, a condizione che gli stessi non siano già integralmente finanziati da altri soggetti e che siano aggiuntivi rispetto a quelli previsti nella seconda e terza annualità del bilancio di previsione 2021-2023.
Entro il 15 gennaio il ministero dell'Interno assegnerà le risorse per il 2022 a tutti i Comuni per fascia di popolazione (10 mila euro ai comuni con meno di 5mila abitanti, 25 mila euro alla fascia tra 5 e 10 mila abitanti, 60 mila a quella tra 10 e 20 mila abitanti, 125 mila euro a quella tra 20 e 50mila, 160 mila alla fascia tra 50 e 100 mila, 230 mila euro alla fascia tra 100 e 250 mila abitanti e 350 mila euro ai restanti Comuni). I municipi dovranno iniziare i lavori entro il 30 luglio 2022, pena la revoca delle risorse che sarà effettuata entro il successivo 30 settembre. Alla verifica dell'inizio lavori le amministrazioni riceveranno l' 80 per cento delle somme, mentre la restante parte sarà saldata dopo il collaudo. Gli enti saranno soggetti all'obbligo di monitoraggio completo su Bdap-Mop, alle verifiche a campione sulle opere realizzate, al dovere di pubblicare le informazioni su fonte di finanziamento, importo e investimenti realizzati nel proprio sito internet (nella sezione « Amministrazione trasparente », sottosezione Opere pubbliche) e, infine, al vincolo di comunicare le stesse informazioni al consiglio comunale, nella prima seduta utile.
In tema di progettazione viene rifinanziato il fondo dell'articolo 51 della legge 160/2019, per 150 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023. Inoltre, per il biennio 2022-2023 la priorità per l'assegnazione delle risorse sarà assegnata alle opere pubbliche nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Restano confermate, a seguire, le precedenti priorità: b) messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico; c) messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti; d) messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dell'ente. Il termine per la presentazione delle domande 2022 è poi prorogato al 15 marzo 2022.
Infine, sono previsti 300 milioni per l'anno 2022 destinati a investimenti in progetti di rigenerazione urbana nei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti. Potranno chiedere le risorse, entro il termine del 31 marzo 2022: i municipi con popolazione inferiore a 15 mila abitanti che, in forma associata, presentano una popolazione superiore a 15 mila abitanti, nel limite massimo di 5 milioni di euro; i municipi che non risultano beneficiari delle risorse attribuite con il Dpcm 21 gennaio 2021. La graduatoria sarà effettuata tenendo conto dell'indice di vulnerabilità sociale e materiale (Ivsm) di valore più elevato.
La manovra regola in dettaglio i termini per l'assegnazione delle somme, l'inizio dei lavori - pena la revoca - differenziato per fascia di importo, l'obbligo di monitoraggio completo su Bdap-Mop e di invio del certificato di collaudo per l'erogazione del saldo.