Appalti

Pnrr: avanti con trasporto locale, porti, reti gas (ma non balneari)

Le modalità di attuazione della legge di concorrenza in discussione con Bruxelles: entro dicembre solo i contenuti obbligatori della legge 2022. Giovannini: altre 55 gare entro fine anno

di Giorgio Santilli

Solo una parte della legge di concorrenza dovrà essere attuata per rispettare i target del Pnrr di fine anno: quella parte che rientra nei contenuti obbligatori indicati a suo tempo dalla commissione Ue e dal Pnrr per la stessa legge di concorrenza dall'obiettivo M1C2-6. In particolare rientrano in questo perimetro le norme che riguardano applicazione delle norme antitrust, servizi pubblici locali, energia, trasporti, rifiuti, avvio di un'attività imprenditoriale e vigilanza del mercato. Fuori di questo perimetro si trovano invece altre norme, come quelle sulle concessioni balneari, che potrebbero essere attuate con qualche margine maggiore di flessibilità temporale, senza compromettere gli obiettivi Pnrr 2022, nel rispetto dei termini temporali di delega previsti nella legge. Nel caso dei balneari la delega per definire i criteri per l'assegnazione delle concessioni dura sei mesi e scade il prossimo 12 febbraio.

Su questa posizione si attesta, al momento, il confronto fra il governo italiano e la commissione Ue sui target Pnrr del 31 dicembre 2022. In particolare sull'obiettivo (M1C2-7) che prevede l'attuazione della legge di concorrenza 2021 approvata definitivamente lo scorso agosto. È questa interpretazione che ha consentito al governo Draghi di soprassedere dall'approvazione del provvedimento sulle concessioni balneari, lasciando il compito al prossimo governo. Seguendo questo schema, fra i provvedimenti obbligatori entro fine anno rientrano il decreto legislativo con il nuovo quadro normativo dei servizi pubblici locali (in particolare sono target Pnrr le norme sulla concorrenza, sulla limitazione in house, sulla corretta regolamentazione dei contratti di servizio, sugli incentivi alle aggregazioni territoriali), l'adozione di criteri chiari e non disciriminatori per l'aggiudicazione delle concessioni portuali (è un decreto ministeriale in capo al Mims), l'eliminazione - sempre in materia di porti - degli ostacoli che impediscono ai concessionari di fornire direttamente alcuni servizi portuali, l'attuazione delle norme che incentivano le regioni a organizzare gare per i contratti ferroviari regionali, la semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di trattamento dei rifiuti, l'obbligo di gara per i contratti di concessione per la distribuzione del gas, l'abolizione delle tariffe regolamentate per la fornitura di energia elettrica per la ricarica dei veicoli elettrici, la limitazione della durata media dei contratti in house nel trasporto pubblico locale, definendo una durata standard sulla base dei criteri stabiliti dall'Autorità di regolazione per i trasporti.

Se questa interpretazione si andrà consolidando, il nuovo governo avrà più tempo per risolvere alcune questioni ad alta sensibilità politica, come appunto le concessioni balneari. Rientrano invece fra gli obiettivi di fine anno le norme sulle concessioni idroelettriche. Sempre in materia di concorrenza dovrebbe andare al prossimo Consiglio dei ministri l'attuazione dell'articolo 30 contenente la delega al governo per l'adeguamento della normativa nazionale per la semplificazione e il riordino del sistema di vigilanza del mercato, mentre il decreto legislativo sui servizi pubblici locali è stato bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato ed è pronto per l'iter in Conferenza unificata (probabilmente già giovedì prossimo) e alle commissioni parlamentari. Ma l'attuazione Pnrr non è fatta solo degli obiettivi da centrare il 31 dicembre. È anche fondamentale, in questa fase, avviare gli investimenti che poi dovranno rispondere a target e obiettivi del 2023 e del 2024. A questo proposito ieri il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha fatto il punto della situazione ricordando che, coerentemente con il cronoprogramma, il 2022 è stato prevalentemente un anno dedicato alla progettazione e all'avvio delle procedure di gara delle diverse opere. Al 30 settembre sono 63 le procedure di affidamento per lavori e servizi legati al Pnrr e al Pnc pubblicate, per un valore complessivo di circa 8,6 miliardi di euro. Entro la fine dell'anno è previsto l'avvio di 55 ulteriori gare (per un valore complessivo di 1,6 miliardi), un numero superiore a quello registrato nei primi tre trimestri del 2022.

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