Fisco e contabilità

Pnrr non nativi, tramite il sistema Cup possibile individuare tutti i progetti finanziati dal piano

Un valido aiuto per le amministrazioni alla prova dell'arduo compito

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di Elena Masini

Il Next Generation Eu varato dall'Unione europea per rilanciare l'economia dei paesi membri colpiti dall'emergenza Covid può finanziare anche interventi realizzati a partire dal 1° febbraio 2020, data convenzionale assunta come inizio della pandemia (articolo 17, paragrafo 2, del Regolamento Ue 2021/241). In linea con questa possibilità, il Governo italiano ha incluso nel Pnrr anche linee di finanziamento originariamente a carico del bilancio statale e solo in seguito confluite nel Piano. Questi interventi, noti come «Pnrr non nativi» devono essere individuati dalle amministrazioni perché soggiacciono alle stesse regole di rendicontazione previste per i progetti nati all'insegna del Piano stesso e quindi devono essere trattati con le attenzioni del caso. Il compito da parte degli enti locali, tuttavia, si sta rivelando più arduo del previsto. Di poco aiuto risulta la tabella allegata al decreto Mef del 6 agosto 2021 (e successive modificazioni) che contiene l'elenco degli interventi e delle relative risorse finanziate dal Pnrr, distintamente per progetti in essere e nuovi progetti. La riconciliazione dei progetti in essere e delle linee di finanziamento ricondotte sotto il Pnrr è tutt'altro che semplice perché implica una serie di collegamenti tra missione, componente, investimento e singolo contributo assegnato o Cup finanziato tutt'altro che agevoli. Quand'anche si arrivi al dunque, è sempre necessario un coinvolgimento dell'Amministrazione centrale titolare chiamata a confermare le ipotesi dell'ente, affinchè non residui alcun dubbio sull'individuazione dei progetti Pnrr.

Per risolvere questo rebus, gli enti che sono riusciti ad accreditarsi al Regis guardano al portale attivato dalla Ragioneria generale dello Stato come fonte informativa per intercettare tutti quei finanziamenti soggetti alle regole del Pnrr e ai relativi obblighi di rendicontazione. Ma anche il Regis non può essere considerata una fonte attendibile innanzitutto perché non contiene, in quanto precaricati dalle banche dati collegate (Bdap-Mop, Cup, Pcc, eccetera.), tutti i Cup collegati al Pnrr, mancando in moltissimi casi i Cup richiesti nel 2022. Il secondo motivo è legato al fatto che non tutti i finanziamenti devono essere rendicontati su Regis, come ad esempio i fondi per il digitale ai quali è riservato un canale specifico rappresentato dal sito PADigitale 2026.

Una soluzione semplice e che appare al momento la più veloce e completa consiste nel consultare la banca dati CUPWeb utilizzando le credenziali assegnate al singolo responsabile accreditato. Il Dipe, che gestisce il portale, ha infatti provveduto a riclassificare come Pnrr tutti i Cup, anche quelli perfezionati prima dell'avvio del Piano, sfruttando a tal fine la classificazione assegnata dall'amministrazione richiedente in base alle specifiche disposizioni normative. Accedendo all'area riservata del sistema Cup, gli enti possono consultare dal menu "Ricerca" tutti i progetti Pnrr su scala nazionale ovvero specifici del singolo ente. Per individuare i propri sarà necessario selezionare il Soggetto responsabile e l'Unità organizzativa preposta. Le informazioni fornite possono essere estrapolate in formato excel e consentono di ottenere un elenco esaustivo di tutti i Cup richiesti dalla singola amministrazione che rientrano nell'ambito applicativo del Pnrr. La condizione, ovviamente, è che lo stesso Cup sia stato correttamente classificato seguendo le indicazioni fornite dalla legge di riferimento. Ad esempio, per i contributi connessi all'efficientamento energetico e alla mobilità sostenibile assegnati ai sensi della legge 160/2019 (commi 29 e seguenti) il comma 35 relativo al monitoraggio degli interventi impone di classificare le opere sotto la voce «Contributo piccoli investimenti legge di bilancio 2020». Chi ha seguito le indicazioni, ora potrà consultare i propri Cup richiesti in base a tale norma come Cup Pnrr. Stessa regola vale per tutte le altre fonti di finanziamento non native. Questo consentirà agli enti di disporre di un quadro generale complessivo dei propri progetti che risultano finanziati o che si auspica siano finanziati a carico del Pnrr.

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