Pnrr, quarta rata e revisione del Piano sotto verifica Ue
Avviati ieri i bilaterali fra la delegazione dei tecnici comunitari e i ministeri sugli obiettivi al 30 giugno e sui correttivi al programma
Si gioca su tre piani il confronto tecnico con la delegazione della Commissione europea che ieri ha avviato la settimana di bilaterali a Largo Chigi con le amministrazioni titolari degli interventi del Pnrr. Il viaggio dei tecnici dell’Esecutivo comunitario rientra nell’ordinaria amministrazione dei Piani nazionali di ripresa e resilienza, che ogni sei mesi prevede queste visite sul campo. Il contesto però è reso straordinario dalla fase che il Pnrr italiano sta attraversando, caratterizzata dalle incognite sulla quarta rata, dalla necessità di avviare la revisione integrale di milestone e target e l’integrazione del programma con gli investimenti di RepowerEu nella transizione energetica e negli incentivi a imprese e famiglie.
Proprio questi tre filoni sono al centro dei colloqui in programma fino a venerdì. L’urgenza è rappresentata inevitabilmente dai 27 obiettivi previsti in scadenza alla fine del mese. Su molti di questi pesano le incertezze già evidenziate a più riprese dal Governo, anche nell’ultima Relazione al Parlamento. È il caso, per esempio, dell’aggiudicazione integrale dei lavori per i 264mila nuovi posti negli asili nido, che potrebbe richiedere una dilazione nei tempi. Allo stesso modo, bisognerà individuare con la Commissione la strada per superare le criticità sulle stazioni di rifornimento a idrogeno per il trasporto stradale. Finora sono stati ammessi a finanziamento 35 progetti sui 40 necessari a soddisfare il raggiungimento del target. Ora le ipotesi in discussione sono due: convincere Bruxelles a usare una quota di flessibilità e considerare l’obiettivo raggiunto oppure riaprire il bando alla ricerca di offerte che però fin qui il mercato ha mostrato di non contemplare. Altro intervento di fatto arenato è l’ampliamento degli studi di Cinecittà; anche qui è necessario negoziare una revisione meno ambiziosa dell’obiettivo.
Ma è stato lo stesso ministro per il Pnrr, Raffaele Fitto, nella lettera anticipata sul Sole 24 Ore del 24 maggio, a individuare nella visita dei tecnici Ue la sede «per un ulteriore confronto sulla fase di revisione del Pnrr», motivando con questa scadenza l’esigenza di ricevere le proposte delle amministrazioni entro la fine di maggio.
I nodi della quarta rata e l’orizzonte più ampio della riscrittura generale del Piano ovviamente si intrecciano perché i primi rappresentano di fatto la mossa iniziale della revisione. Oggi intanto Fitto volerà a Strasburgo dove incontrerà il Commissario Ue al Bilancio, Johannes Hahn, per poi di rientro a Roma vedere Céline Gauer, direttore generale a capo della task force Pnrr dell’Esecutivo comunitario. Tutto mentre si aspetta il via libera, dato ormai per imminente, al pagamento della terza rata da 19 miliardi “congelato” ormai da circa quattro mesi.
Legge di bilancio 2025, il contributo alla finanza pubblica degli enti locali
di Ortensio Fabozzi (*) - Rubrica a cura di Ancrel