Urbanistica

«Pnrr, raggiunti 13 obiettivi su 51. Semplificazioni-bis in arrivo»

Relazione Garofoli-Franco al Cdm. La situazione aggiornata in vista dei target di fine anno

di Giorgio Santilli

Il tabellone dei 51 obiettivi e traguardi del Pnrr da raggiungere entro fine anno - 24 relativi a investimenti e 27 a riforme - presenta già 13 bandierine che indicano gli obiettivi conseguiti: cinque investimenti (pari al 21% del totale) e otto riforme (pari al 30% del totale) che il governo ha già messo al sicuro. Resta un altro pezzo importante di strada da fare per rispettare gli impegni con Bruxelles e incassare così la prima rata in scadenza al 31 dicembre, pari a 24,1 miliardi, dopo l'anticipo già incassato ad agosto di 24,9. È la sintesi della relazione svolta ieri al Consiglio dei ministri dal sottosegretario alla presidenza del consiglio, Roberto Garofoli, e dal ministro dell'Economia, Daniele Franco. Il dettaglio, amministrazione per amministrazione, obiettivo per obiettivo, è riportata nelle grafiche a lato, in questa pagina. L'obiettivo di Palazzo Chigi e del Mef è richiamare l'attenzione dei ministri agli impegni di fine anno, evitando qualunque possibile ritardo.

Lo ha detto anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo all'assemblea di Confindustria: «Negli scorsi mesi - ha detto Draghi annunciando che il Cdm avrebbe ascoltato la relazione di Garofoli e Franco - abbiamo preso altri importanti provvedimenti per l'attuazione di tutto il Pnrr. Abbiamo creato la struttura per la gestione e il monitoraggio del Piano e approvato importanti semplificazioni del sistema normativo e degli appalti». Tutti progressi segnati, effettivamente, fra i traguardi raggiunti, così come la riforma del processo penale, appena approvata definitivamente dal Parlamento. La sostanza della relazione è che il lavoro di attuazione è stato avviato e porta i primi risultati concreti ma adesso tutti devono correre. La conferma arriva dal paragrafo 3 sui prossimi passi da compiere.

Tutti i ministeri dovranno mettere a punto - dice la relazione - «un preciso piano di adozione delle riforme e di compiuta realizzazione degli interventi da attuare entro il 31 dicembre 2021, in modo da consentire un costante monitoraggio delle specifiche tappe da rispettare». Un cronoprogramma, dunque, con impegni verificabili, passo dopo passo.Ma ai ministeri si chiede anche, «al più presto», una ricognizione di «ulteriori proposte di norme attuative abilitanti ritenute necessarie per proseguire nell'attuazione del Pnrr». La novità è che «a seguito della richiesta di alcune amministrazioni, il Governo sta valutando l'adozione di uno o più provvedimenti, nei quali far confluire tutte le norme ritenute necessarie per semplificare ed accelerare l'adozione delle misure del Pnrr». È in arrivo, dunque, un decreto semplificazioni bis per un ulteriore snellimento delle procedure. Ma la prossima settimana si dovrebbe tenere anche la prima riunione della cabina di regia che sovrintende all'attuazione del Pnrr con il coordinamento di Palazzo Chigi.

Qui i termini della relazione presentata ieri si fanno addirittura ultimativi verso i ministeri che dovranno «far pervenire nei cinque giorni antecedenti la data di convocazione della cabina di regia» un rapporto che sarà poi illustrato nel corso della riunione. Questo documento dovrà contenere tre tipi di informazioni: a) lo stato di avanzamento dell'insieme di riforme e progetti del Pnrr facenti capo all'amministrazione di riferimento, con un particolare focus per quelli la cui attuazione è prevista nel 2021 e nel primo semestre del 2022; b) l'impostazione che ciascun ministro ritiene di seguire con riferimento ai principali e più rilevanti progetti di rispettiva competenza; c) l'individuazione degli ostacoli e delle criticità eventualmente riscontrate quanto alle riforme e ai progetti nella titolarità delle amministrazioni di riferimento.

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