Personale

Precari Pa, dal Milleproroghe un anno in più per maturare i requisiti per le stabilizzazioni

Il provvedimento otterrà oggi il via nell’Aula di Montecitorio senza passare dal voto di fiducia

di Marco Mobili e Gianni Trovati

Si estende fino al 30 giugno prossimo la possibilità, avviata per il 2020 dal decreto liquidità, di ottenere la garanzia Sace per le banche che acquistano bond ed altri strumenti di debito emessi dalle imprese per sostenere la crisi del Covid. Si allunga fino al 31 luglio anche il pacchetto di regole anti pandemia che consentono alle aziende di approvare i bilanci a 180 giorni dalla fine del’esercizio finanziario, e non a 120 giorni, nelle assemblee in modalità telematica. I precari delle pubbliche amministrazioni che non sono riusciti a salire sugli ultimi, numerosi, treni delle stabilizzazioni ottengono un anno in più per maturare il requisito del triennio di lavoro che apre le porte al posto fisso.

Sono queste alcune delle più importanti fra le ultime novità introdotte alla Camera nel decreto Milleproroghe. Il provvedimento otterrà oggi il via nell’Aula di Montecitorio senza passare dal voto di fiducia che il Governo ha deciso di evitare contando sull’amplissima maggioranza che lo sostiene. La scelta è stata favorita anche dal fatto che Fratelli d’Italia, unico gruppo all’opposizione, ha scelto di evitare l’ostruzionismo per concentrarsi su pochi emendamenti che in ogni caso, salvo sorprese, non dovrebbero modificare il lavoro svolto dalle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio. Lavoro che, a differenza di quanto avvenuto quasi sempre negli ultimi periodi, si è concluso senza inciampi e non ha avuto bisogno, al netto di ritocchi formali, di un nuovo passaggio in sede referente.

Sul testo che sarà licenziato oggi dalla Camera, il Senato non potrà fare altro che porre una ratifica dal momento che non ci sono i tempi per ulteriori passaggi parlamentari. Come ogni anno, anche questa volta, il Milleproroghe è stato caricato in Parlamento da una infinità di norme di dettaglio per sistemare questo o quel problema specifico. Si spiega così, per esempio, la norma che consente un ulteriore rinnovo per i presidenti delle Camere di commercio oppure quella per le nuove assunzioni nei ranghi della giustizia amministrativa o dell’Avvocatura dello Stato.

Altri interventi hanno però un peso specifico decisamente maggiore. È il caso per esempio dell’ampliamento incontrato dal decreto liquidità che offre altri sei mesi (fino al 30 giugno) al meccanismo «Garanzia Italia», cioè l’ombrello della Sace sui bond o gli altri strumenti di debito con rating equivalente a BB- emessi dalle aziende per superare le difficoltà di cassa determinate dalla pandemia.

Tutte le società sono poi interessate dalla nuova finestra aperta sulle regole anti-Covid nelle procedure di approvazione dei bilanci: fino al 31 luglio le assemblee potranno essere svolte in forma telematica, con le modalità previste dal decreto 18 del 2020, a 180 giorni dal termine dell’esercizio finanziario.

Più tradizionali sono invece le proroghe che riguardano il personale della pubblica amministrazione. La più ampia è quella che interviene nuovamente sui criteri per le stabilizzazioni dei precari avviate nel 2017 dalla riforma Madia. Con uno degli emendamenti approvati dalle Commissioni si estende a tutto il 2021 il tempo utile per maturare il requisito di 3 anni di anzianità, da cumulare con i vari contratti a tempo, che permette di ambire alla stabilizzazione. Per superare i problemi specifici delle scuole comunali, invece, viene prorogato al 30 settembre 2022 la validità delle graduatorie di insegnanti ed educatori approvate tra il 2012 e il 2017.

Con un altro correttivo le imprese in crisi hanno tempo fino fino al 31 marzo per richiedere la Cassa-Covid o per trasmettere i dati necessari per il pagamento o per il saldo dei trattamenti di sostegno al reddito. Un’ultima norma di interesse ampio riguarda i nuovi proprietari di prima casa, che si vedono escludere il 2021 dal calcolo dei cinque anni in cui l’immobile non deve esser rivenduto per non perdere i benefici fiscali sulle imposte di registro e ipocastali.

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