Appalti

Procedure negoziate senza bando, l'avviso sul sito della Pa non è un invito a manifestare interesse

Un parere del Mit chiarisce la natura dell'obbligo introdotto dal Dl Semplificazioni: semplice tutela della trasparenza

di Mauro Salerno

Un semplice avviso a tutela della trasparenza. Nulla di più. Tantomeno un invito a manifestare interesse. Rispondendo alla richiesta di chiarimenti arrivata da una stazione appaltante il ministero delle Infrastrutture specifica la natura dell'obbligo di pubblicare sui siti internet delle Pa l'avviso relativo all'avvio della procedura negoziata senza bando, introdotto dalla legge di conversione del decreto Semplificazioni.

La norma introdotta durante l'esame parlamentare del Dl 76/2020 prevede che anche per le procedure negoziate senza bando, le Pa debbano comunque "dare evidenza" dell'avvio della procedura "tramite pubblicazione di un avviso nei rispettivi siti internet istituzionali". Una clausola che potrebbe anche essere interpretata come un invito a manifestare interesse alla partecipazione da parte delle imprese non direttamente invitate. In questo modo però, segnala la stazione appaltante che richiede il parere del Mit "le pratiche anziché essere semplificate si aggraverebbero sistematicamente di un'attesa minima di 15 giorni e della gravosità connessa al dover gestire la moltitudine di operatori economici".

Nel parere Porta Pia conferma che l'interpretazione da dare alla misura non è quella di un invito a manifestare interesse, ma di un semplice "avviso teso a garantire la trasparenza
amministrativa". Dunque non si tratta di un invito a farsi avanti, ma soltanto dell'avviso che la Pa ha avviato una procedura a inviti con meccanismi semplificati con un certo numero di imprese (minimo cinque, dieci o 15 a seconda dell'importo dell'appalto da assegnare) .

Con quali criteri vanno scelte queste imprese? Il parere su questo non aggiunge nulla. Il decreto Semplificazioni precisa però che qualche paletto minimo da rispettare c'è. In particolare si fa riferimento a "indagini di mercato" oppure ad "elenchi di operatori economici". In più bisogna garantire il rispetto del principio di rotazione degli inviti.

Inoltre, si legge nel parere, vanno anche rispettati tutti gli obblighi di trasparenza previsti dal codice appalti (articolo 29), incluso "l'obbligo di pubblicare tutti gli atti di cui all'art. 29, comma 1, sul sito SCP del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti".

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