Personale

Progettazione, ancora una settimana per concorrere a uno dei 50 posti della «centrale» del Demanio

Scade il 30 settembre il termine per inviare i curricola (ma è nebbia fitta sul futuro della struttura)

di Massimo Frontera

Ancora una settimana di tempo per partecipare al concorso lanciato dall'Agenzia del Demanio a fine agosto al fine di selezionare 50 persone da assegnare alla "struttura" centrale per la progettazione al servizio della Pa, prevista dalla Finanziaria 2019 (legge n.145/2018 articolo 1, commi 162-170). Si tratta del primo contingente della nuova struttura tecnica - fin dall'inizio fortemente criticata da singoli professionisti privati, studi di progettazione e società di engineering - concepita per assistere le amministrazioni pubbliche, soprattutto quelle locali, nella «progettazione di beni ed edifici pubblici». Il termine per inviare la propria candidatura all'apposita casella mail del demanio (dg.assegnazionetemporanea167@agenziademanio.it) scade infatti il 30 settembre.

La norma aveva delineato una struttura robusta, con una partenza bruciante: entro 30 giorni era atteso un Dpcm attuativo, che invece non è mai arrivato. Inoltre, i fondi dell'annualità 2020 sono stati tagliati quasi per intero (da 100 a 5 milioni). Invece delle 300 persone indicate come numero massimo, ne arriveranno - forse, a due anni quasi dalla norma - solo 50, tra tecnici (37) e amministrativi (13). Non solo: gli incarichi assegnati in base al reclutamento del Demanio non saranno a tempo indeterminato (come prevede il comma 165) ma a tempo: massimo un anno (rinnovabile). Cosa esattamente farà questo nuovo organismo ancora non è chiaro, o almeno non è stato comunicato. L'unica cosa certa è che la struttura sarà incardinata all'Agenzia del Demanio, dunque nell'orbita del ministero dell'Economia. Come è noto, il nuovo organismo era stato oggetto di una aspra contesa, per la volontà dell'ex ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, di farne una risorsa in capo al Mit.

L'avviso dell'Agenzia del Demanio

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