Progettazione

Progettazione, architetti contro la centrale del Demanio: incarichi a chi ha le competenze n campo la struttura per la progettazione del Demanio: interventi sugli edifici pubblici strategici

Il consiglio nazionale prende posizione sull'accordo con Casa Italia sugli immobili strategici: la struttura centralizzata dovrebbe avere solo compiti di programmazione

di M.Fr.

A tre giorni di distanza dall'annuncio dell'accordo interistituzionale tra l'Agenzia del Demanio e Casa Italia per la progettazione di interventi di prevenzione e sismica ed efficientamento energetico di immobili pubblici strategici, arriva la reazione degli architetti. L'accordo rappresenta infatti l'entrata in pista della struttura tecnica interna del Demanio dedicata all'erogazione dei servizi di progettazione per la Pa, una mission che evidentemente preoccupa tanti professionisti e studi di progettazione privati che temono il venir meno di quote di mercato pubblico.

«Il concorso di progettazione - si legge in una nota diffusa dagli architetti - è lo strumento normativo in grado di garantire la qualità delle opere pubbliche; per una corretta articolazione dei ruoli alle "centrali interne di progettazione " devono essere assegnati compiti di programmazione e non di progettazione». Nello specifico, sull'accordo Demanio-Casa Italia, i vertici del Consiglio nazionale riferiscono di aver chiesto «un incontro urgente e chiarificatore riguardo a questa decisione che è in controtendenza anche rispetto alla scelta - sempre più spesso presa in considerazione - di utilizzare il concorso di progettazione nell'attuazione degli interventi previsti dal Pnrr, in particolare per quelle opere che richiedono una specifica attenzione, come nel caso degli immobili strategici».

«A partire dal 2019 - conclude il Consiglio nazionale degli architetti - abbiamo sempre contrastato l'istituzione di una Centrale unica di Progettazione nell'ambito della Pubblica amministrazione nella convinzione che per la qualità delle prestazioni professionali e la trasparenza nel processo di esecuzione delle opere pubbliche, è indispensabile puntare ad una chiara ed evidente distinzione tra controllori e controllati, riservando ai liberi professionisti la progettazione, ed ai pubblici dipendenti il controllo e la programmazione del processo».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©