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Pubblicato il decreto che semplifica le certificazioni antimafia per la ricostruzione del ponte Morandi

Otto giorni dopo la firma del ministro Salvini, il decreto Interno che semplifica il rilascio delle certificazioni antimafia necessarie alle imprese che lavoreranno alla ricostruzione del ponte Morandi a Genova è stato publicato nella Gazzetta Ufficiale n. 276/2018.
Le misure prevedono deroghe a norme e prassi amministrative (si veda il Quotidiano degli enti locali e della Pa del 23 novembre 2018) che velocizzeranno l’aquisizione delle certificazioni da parte del commissario straordinario alla ricostruzione, il sindaco Marco Bucci, al quale il decreto Interno del 20 novembre 2018 attribuisce in alcuni casi poteri analoghi a quelli dei prefetti.

Poteri «speciali»
Per rilasciare rapidamente la comunicazione antimafia «provvisori», anche nel caso di imprese non censite, al commissario straordinario basterà consultare la banca dati nazionale unica della documentazione antimafia (in deroga all'articolo 88 del Dlgs 6 settembre 2011 n. 159 e al Dpcm 30 ottobre 2014 n. 193).
Entro 15 giorni, emergendo dalla Bdna cause di decadenza, di sospensione o di divieto in base all'articolo 67 del Codice antimafia, dovranno cocludersi le verifiche necessarie e rilasciata la comunicazione, liberatoria oppure interdittiva. Essenziale la possibilità concessa al commissario Bucci di consultare gli elenchi dei soggetti già esaminati dalle prefetture e di quelli censiti dall'«Anagrafe antimafia degli esecutori» per la ricostruzione dei Comuni del centro-Italia danneggiati dai più recenti terremoti.
In casi di urgenza, inoltre, il commissario straordinario potrà concludere immediatamente i contratti, risolvibili poi in caso di accertamenti antimafia negativi. Egli, infine, avrà la possibilità di concludere altre forme di collaborazione con il prefetto del capoluogo ligure.

Il decreto del ministero dell’Interno 20 novembre 2018

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