Personale

Pubblico impiego, per correre alla firma il contratto apre sui «premi»

Il lavoro agile potrà essere più flessibile negli orari con obiettivi specifici e valutazioni puntuali

di Gianni Trovati

Per centrare l’obiettivo dell’approvazione definitiva entro fine anno, indicato dal ministro per la Pa Renato Brunetta, il contratto delle Funzioni centrali (ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici nazionali) deve correre. E per correre comincia ad aprirsi alle richieste sindacali.

Due hanno dominato il confronto all’Aran che è ripreso ieri dopo tre settimane di pausa. Sui nuovi «differenziali stipendiali», gli aumenti per premiare la professionalità maturata sul campo, si costruirà un ventaglio di criteri più ampio di quello previsto all’inizio: anche l’esperienza professionale e i titoli di studio avranno un ruolo, accanto alla media triennale delle valutazioni individuali, e i contratti integrativi potranno aggiungere altri parametri.

Novità arrivano anche per il lavoro agile, che potrà essere più flessibile negli orari quando saranno individuati obiettivi specifici e valutazioni puntuali. Ma per rendere più liscia la strada verso la firma manca ancora un elemento: i soldi. Non quelli degli aumenti al tabellare, di fatto già noti, ma le risorse aggiuntive per finanziare i nuovi ordinamenti professionali. Molto, insomma, dipende dai numeri scritti nella legge di bilancio che arriverà a giorni.

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