Rappresentanze sindacali, in arrivo una norma per il rinvio delle elezioni di primavera

È intenzione del Governo accogliere la richiesta avanzata dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di uno slittamento, data l'attuale situazione epidemiologica, delle procedure per rinnovare le rappresentanze sindacali unitarie della pubblica amministrazione in scadenza di mandato in primavera. A farlo sapere è il Ministro per la funzione pubblica, Fabiana Dadone, con una nota indirizzata ai sindacati confederali. Le elezioni interessano circa 3,5 milioni di dipendenti pubblici e sarà l'occasione utile per misurare il peso della rappresentatività delle organizzazioni sindacali e confederali per il triennio 2019/2021, dopo che ormai da quasi due anni è scaduto il contratto collettivo nazionale.

La richiesta sindacale
Il registrarsi, in queste settimane, del trend in aumento della diffusività dei contagi preoccupa i sindacati confederali in vista delle prossime elezioni per i rinnovi delle Rsu. Di qui la richiesta di un intervento del Governo che, nell'ambito della cornice regolamentare dell'articolo 42 del Dlgs 165/2001, possa promuovere iniziative tese a risolvere i problemi relativi alla organizzazioni della imminente tornata elettorale e di rinviare le scadenze per la misurazione della rappresentatività.

La risposta
Il Ministro di palazzo Vidoni ha fatto sapere che la richiesta della parte sindacale trova d'accordo anche il Governo. Nella nota, si legge, che l'intento dell'esecutivo è andato in questa direzione come dimostra la proposta di uno specifico emendamento presentato nel corso dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto Agosto che però non ha trovato seguito. L'annuncio è che, in occasione del primo provvedimento utile (con molta probabilità sarà la legge di bilancio), verrà approvata una norma «ad hoc» che consentirà di prorogare il mandato delle Rsu oltre la naturale scadenza (ovvero aprile 2021) nonché al differimento della data della rilevazione del dato associativo.