I temi di NT+Rassegna di giurisprudenza

Rassegna energie rinnovabili

di Matteo Piacentini

Energia – VIA – Valutazione Impatto Ambientale – Impianto eolico – Termine finale – Autorizzazione – Procedimento autorizzativo.

Il decreto di verifica di assoggettabilità a VIA non è soggetto ad alcun termine finale di efficacia e non può dunque essere dichiarato decaduto per effetto del tempo trascorso o oggetto di dinieghi di proroga né deve essere rinnovato per effetto di modifiche non sostanziali intervenute nel corso del procedimento. 

Energia – Parere paesaggistico – Pianificazione territoriale regionale – Conferenza di servizi decisoria – Impianto eolico – Autorizzazione – Procedimento autorizzativo.

I pareri paesaggistici negativi sono illegittimi se emessi in applicazione di una pianificazione territoriale regionale non più vigente e superata, dovendo la valutazione essere rinnovata sulla base della nuova pianificazione regionale in vigore al momento della seduta della conferenza di servizi decisoria.

Consiglio di Stato, Sez. IV, 11 agosto 2021, n. 5843 e 5844

 

Energia - Impianto di produzione di biometano e compost - Impianto a biomassa – Compatibilità ambientale – Autorità competente – Sindaco metropolitano – Torino – Consigliere delegato.

l’Autorità competente a emettere parere circa la compatibilità ambientale è l’organo politico-amministrativo che, secondo l’ordinamento statutario provinciale, è chiamato a esternare in modo impegnativo le determinazioni nelle materie di competenza provinciale, e quindi, nel caso il Sindaco metropolitano, che, in base all’art. 50 comma 1 dello Statuto della Città metropolitana di Torino (approvato il 14 aprile 2015) “…ai sensi dell’art. 16 dello Statuto e nel rispetto del principio della collegialità, può conferire deleghe di funzioni ad uno o più Consiglieri/e definendone le competenze…”, precisandosi, al secondo comma che “Le deleghe possono comportare l’attribuzione ai/alle Consiglieri/e delegati/e del potere di compiere atti rientranti nelle competenze del/la Sindaco/a e di sovrintendere alla loro esecuzione”. 

Energia - Impianto di produzione di biometano e compost - Impianto a biomassa – Valutazione – Discrezionalità amministrativa – Interessi pubblici – Funzione di indirizzo politico-amministrativo – Uso del territorio.

La riconduzione del potere ad organo politico-amministrativo è del tutto coerente con la natura del medesimo, che non si esaurisce in una valutazione di tipo esclusivamente tecnico, poiché involge, secondo la costante giurisprudenza amministrativa “…profili particolarmente intensi di discrezionalità amministrativa sul piano dell’apprezzamento degli interessi pubblici in rilievo e della loro ponderazione rispetto all'interesse dell'esecuzione dell'opera…” (così Cons. Stato, Sez. IV, 10 febbraio 2017, n. 575), configurandosi non come mero atto tecnico di gestione, sebbene come sfociante in “…un provvedimento con cui viene esercitata una vera e propria funzione di indirizzo politico-amministrativo con particolare riferimento al corretto uso del territorio (in senso ampio), attraverso la cura ed il bilanciamento della molteplicità dei (contrapposti) interessi pubblici (urbanistici, naturalistici, paesistici, nonché di sviluppo economico- sociale) e privati”.

Consiglio di Stato, Sez. IV, 13 agosto 2021, n. 5876

 

 

Energia - Energie rinnovabili - Realizzazione di un impianto eolico – Individuazione aree non idonee – Limiti generali inderogabili – Principio di massima diffusione.

Il margine di intervento riconosciuto al legislatore regionale per individuare le aree e i siti non idonei non permette invece che le regioni prescrivano limiti generali inderogabili, valevoli sull’intero territorio regionale, specie nella forma di distanze minime, perché ciò contrasterebbe con il principio fondamentale di massima diffusione delle fonti di energia rinnovabili, stabilito dal legislatore statale in conformità alla normativa dell’Unione europea.  

Energia - Energie rinnovabili - Realizzazione di un impianto eolico – Sostenibilità economica – Tariffe incentivanti – Art. 12 D.Lg.vo. 387/2003 – GSE – Aste.

La fattibilità e/o sostenibilità economica degli impianti eolici di grande taglia, come quello in questione, dipende dalle tariffe incentivanti, come evincibile anche dal piano economico-finanziario asseverato, allegato dalla ricorrente alla domanda di autorizzazione unica ex art. 12 D.Lg.vo n. 387/2003, tenuto pure conto della circostanza che il parziale e/o temporaneo blocco degli incentivi e/o la minore frequenza delle relative aste da parte del Gestore dei Servizi Energetici, successivamente verificatisi, non erano preventivabili. 

Energia - Energie rinnovabili - Realizzazione di un impianto eolico - Articolo 25, Dlgs 152/2006 - Mancato inizio dei lavori di realizzazione dell'impianto - Richiesta di proroga della compatibilità ambientale.

La normativa regionale non discrimina tra impianti i cui lavori di realizzazione siano già iniziati e quelli in cui gli stessi debbano ancora prendere l’abbrivo. La formulazione letterale, anzi, si riferisce chiaramente all’inizio dei lavori. Del pari, l’art. 25, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ai fini della concessione della proroga, ha riguardo alla mancata «realizzazione» del progetto, senza che da tale locuzione possa inferirsi la teleologica necessità che i relativi lavori siano almeno iniziativi. Una lettura di segno diverso condurrebbe, invero, a discutibili discriminazioni tra progetti incentrate sul solo fatto del mero avvio dei lavori, anche tramite opere marginali.

TAR Basilicata, 15 settembre 2021, n. 590

 

Energia - Fotovoltaico - Autorizzazione impianto a terra - Amministrazione inadempiente - Decorrenza termini - Esercizio del potere sostitutivo - Nomina Commissario ad acta.

È illegittimo il silenzio formatosi a seguito dell’opposizione proposta ai sensi dell’art. 14 quinquies della Legge 7 agosto 1990, n. 241 sul Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale ai sensi dell’art. 27 bis del D.Lgs. 152/06 per il progetto di un impianto fotovoltaico a terra della potenza di circa 70 MWp, connesso alla RTN e consente la nomina quale Commissario ad acta del Capo del Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con facoltà di delega, affinché provveda alla conclusione del procedimento in sostituzione all’amministrazione inadempiente.

Ordinanza TAR Lazio, 8 ottobre 2021, n. 10371